Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata da Sophia A. Livingstone, Sonia Della Pia e Erisildo Kurti, rappresentanti di Nidil CGIL Cuneo e Uiltemp.
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Il Pastificio Rana, nel corso di un incontro con le istituzioni avvenuto su richiesta di Nidil e Uiltemp a Provincia e Comune, ha assunto con le istituzioni stesse l'impegno di incrementare le assunzioni dirette a tempo indeterminato, riducendo il precariato attualmente presente in fabbrica nel corso dei prossimi mesi, e di investire nello stabilimento di Moretta 150 milioni di euro riconoscendo nei fatti le legittime richieste dei lavoratori precari in merito alle stabilizzazioni.
La lotta dei lavoratori precari di questi mesi, le prime cause presentate e le segnalazioni agli uffici ispettivi per rivendicare l'applicazione della legge sulla parità di trattamento economico, del giusto inquadramento professionale e le assunzioni stabili ha portato i primi risultati: qualcosa inizia a cambiare!
Il Dottor Venturini non da ancora la disponibilità a incontrarici ma chiede altri 10 giorni di tempo per valutare la nostra richiesta di riprendere le trattative con il sindacato dei precari, che rappresenta la maggioranza degli occupati della fabbrica, e per comunicare comunque il piano di assunzioni nei prossimi mesi, che valuteremo con grande attenzione. Ci auguriamo che anche grazie all'intervento delle istituzioni riprenda il confronto con Nidil e Uiltemp: non incontrare chi rappresenta oltre il 65% di lavoratori sarebbe incomprensibile per tutti.
Nell'attesa di incontrarci manteniamo lo sciopero a oltranza sull'ultimo turno della flessibilità del sabato, a sostegno delle richieste presentate, senza però decidere altre iniziative, confermando coi fatti che c'è tutta la disponibilità a raggiungere un accordo sindacale serio con la direzione Rana e le agenzie, e di chiudere così la vertenza.
Chiediamo: assunzioni con criterio di maggiore anzianità che non discrimini nessuno (abbiamo chiesto che vengano assunti tutti i lavoratori che lavorano in rana da più di quattro anni e un percorso definito per gli altri), il riconoscimento dei livelli per i macchinisti ed i capi squadra, Carrellisti e Referenti, il pagamento degli arretrati, la risoluzione di alcuni problemi di sicurezza sul lavoro.
Quindi un accordo in sede sindacale che prediligiamo rispetto ad altre strade, certamente NON positive per l'azienda sul piano dell'immagine e sul piano economico, tuttavia se la situazione dovesse rimanere bloccata saremo costretti ad attuare tutte le iniziative necessarie per tutelare i lavoratori.
C'è bisogno però di continuare con un impegno comune tra sindacato e istituzioni per far sì che quanto l'azienda ha dichiarato si concretizzi e si riprendano normali negoziati. Per questo riteniamo importante la firma di un verbale firmato da noi sindacato e istituzioni che riporti gli impegni assunti dall'azienda e l'impegno di Provincia e Comune a seguire l'evolversi della situazione: la stabilità occupazionale è una cosa importante per i lavoratori ma anche per chi guida un territorio dove a fronte di una buona situazione economica purtroppo la precarietà regna, causando tanti problemi a chi lavora.
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lunedì 10 febbraio
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