A volte per arrivare ai risultati bisogna prima di tutto trovare un metodo che faccia da apripista. Il vescovo di Alba, monsignore Marco Brunetti parte da qui per parlare della situazione del Centro di prima accoglienza di via Pola. "Siamo una rete unica che si muove come un gruppo. I contatti tra la Caritas diocesana, il Comune di Alba e il Consorzio Socio Assistenziale sono quotidiani, io stesso mi confronto con il sindaco Carlo Bo con una certa frequenza, c'è grande collaborazione".
I problemi della struttura sono noti: "In inverno si raggiunge l'apice delle richieste, il Centro può accogliere una ventina di persone e i posti a disposizione non sono sufficienti. L'idea di istituire un modulo, una struttura mobile di proprietà della Misericordia Santa Chiara con servizi e posti letto non è risultata praticabile. Dobbiamo far fronte all'emergenza in fretta e sapere che è una soluzione fluida, in evoluzione, anche a livello di numeri, ma non abbiamo la bacchetta magica", spiega il vescovo Brunetti.
Il prossimo passo sarà quello di trovare alcuni posti nello stesso edificio di via Pola. "Una parte della struttura era stata vandalizzata con vetri rotti e danni ai bagni. I lavori permetteranno di recuperare tre stanze. Siamo comunque sempre in contatto con l'assessore alle politiche sociali Elisa Boschiazzo per trovare altri locali. Con il diminuire del freddo anche le richieste caleranno. Abbiamo già comunque in programma di realizzare, quest'estate, degli interventi strutturali nel Centro di prima accoglienza: riguarderanno il tetto e il rifacimento degli impianti", conclude il vescovo di Alba.