C'è molta rabbia in piazza Boves all'indomani dell'articolo uscito ieri su Targatocn nel quale un 39enne cuneese ha raccontato di quanto accadutogli lo scorso venerdì, attorno alle 20, quando gli è stato sottratto il cellulare, che gli è poi stato restituito, un paio d'ore più tardi, solo a fronte del pagamento di 100 euro.
C'è rabbia, in particolare tra i commercianti della piazza. Ci sono negozi, locali per aperitivi e ristoranti che temono le ricadute negative sulle loro attività, per le quali hanno investito soldi e impegno. E poi c'è chi in piazza ci abita e che ormai non dorme più, tra schiamazzi, risse e musica alta fino alle quattro della mattina. Anche loro temono che il valore dei loro immobili cali.
L'intenzione è quella di agire per tutelare i propri interessi, economici e di vita privata.
Con i fatti, perché di parole, su piazza e in piazza Boves, ne sono state fatte tante. I passaggi delle Forze dell'ordine non bastano più. Pare che l'impunità, appena cala il buio, in quell'area della città sia totale.
Chi vive e lavora in quella piazza si sente abbandonato dalle istituzioni. In piazza si continua a spacciare, sono continue le risse, è continuo il via vai nella zona del parcheggio multipiano e dove, anche chi ha un garage privato, dopo una certa ora non scende più.
Proprio all'interno dell'ascensore del parcheggio è affissa una lettera datata 15 dicembre 2023. E' indirizzata alla sindaca, al Prefetto, al Questore e al Comando carabinieri della città. Una lettera, che, ci dicono, non ha sortito alcun effetto. Anzi, la situazione è costantemente peggiorata.
Tra i vari destinatari della missiva, è il Comune di Cuneo quello a cui viene imputata la maggiore responsabilità, in particolare per la concessione della licenza ad un locale che resta aperto fino alle 4 della mattina. "Da quando ha aperto, la situazione è precipitata", sottolinea un commerciante.
Nella lettera si parla della costante presenza di "persone nulla facenti che bivaccano per l'intera giornata, soprattutto nelle ore serali e notturna, assumendo atteggiamenti molesti e minacciosi nei confronti di coloro che accedono ai locali posti ai piani interrati". Persone spesso in stato di alterazione da alcolici o da altre sostanze, che vengono spacciate quotidianamente in quei locali.
"Prima che succeda qualcosa di irreparabile, si chiede che vangano presi i necessari provvedimenti, a partire da un aumento dei controlli delle forze dell'ordine", presso le quali sono già state sporte numerose denunce anche per i continui atti vandalici. Si chiede anche un incontro con un "esperto" che possa indicare interventi utili a migliorare una situazione che, chi vive e lavora in piazza Boves, non regge più.
"Siamo tutti esasperati. Prima o poi qualcuno si farà giustizia da solo", è l'amara conclusione di un residente