Carnevale spettacolare, con migliaia di persone dietro le transenne e oltre 2.500 in sfilata, al centro delle vie, protagoniste assolute del 96° Carnevale di Saluzzo, in abbinata con Rivoli nel sesto “Carnevale delle 2 Province” e per il secondo anno con Barge.
Un centro cittadino coloratissimo, affollatissimo, pieno di musica e allegria per oltre 4 ore di parata con lo show dei gruppi che hanno accompagnato i 12 carri e rappresentato coreograficamente il tema della realizzazione.
Carri magnificati per la fantasia, meccanismi e per l’illuminazione che si è accesa al tramonto. Con il pensiero al grande lavoro manuale e organizzativo del dietro le quinte.
Il carro di Luserna con le allegorie de “L’ultimo viaggio” si è aggiudicato il trofeo Rosatello con 100 punti netti, tutti 10 dalla giuria, miglior carro nella tappa di Saluzzo, che è stata aperta dall’oratorio don Bosco e da quello delle parrocchie di Verzuolo (torneranno domenica 11 per il Carnevale degli oratori) insieme al carro, fuori concorso, di Moretta.
Condotto con entusiasmo da Sonia De Castelli, lo spettacolo è via via esploso per "conquistare" Saluzzo. Come ha promesso il primo carro: il “Ritorno di Attila” di Villafalletto irrompendo, dopo anni di assenza nel Carnevale saluzzese e, come hanno rafforzato l'intento i “guerrieri del Carnevale”, i 529 “desbela” di Scalenghe (vincitori lo scorso anno e del Carnevale in notturna di Barge 2024) venuti a risvegliare lo spirito carnevalesco, con il loro “Suono della Rinascita” facendo appello a Zeus e toccando temi della mitologia greca.
In modalità di chiassosa baldoria e spettacolarità i carri hanno lanciato messaggi e riflessioni da portare a casa, come “Il cerca ora la felicità” di Piobesi, la poesia del “Torneremo a rivedere le stelle” di Nichelino, il sogno e la fantasia de “L’altro mondo” di Racconigi, il tema del clima e ambiente espressi in “Prima che sia tardi” di Carmagnola”, il volto della pazzia e il testamento emozionale di Vincent van Gogh, nel suo celebre quadro “Notte stellata” realizzato dal gruppo di Roletto.
E, ancora l’importanza dell'amicizia e dell’amore nel carro “Non puoi essere solo di latta” creato dal gruppo di Centallo e Fossano, accompagnato da 350 figuranti per dar enfasi alla morale della storia del Mago di Oz.
Maschere tante e da tanti paesi, accomodate in tribuna, con le maschere del città di Saluzzo: la prima donna di questa 96° edizione, la Castellana Silvia Ghione, rappresentativa, brillante e di verde vestita (Bruna Couture) accompagnata dal suo Ciaferlin, il veterano Aurelio Seimandi, dalle damigelle e dai ciaferlinot.
Scoop del pomeriggio: Seimandi, dopo 7 anni nei panni della maschera e aver ventilato l’ipotesi del fine mandato, ha tra le ali di folla, annunciato il suo addio. A sorpresa il sindaco Mauro Calderoni, a pochi mesi dalla scadenza del suo secondo mandato amministrativo, si è candidato a ricoprire il ruolo vacante della storica maschera della città di Saluzzo.
Il Carnevale continua. Tutto il programma è sul sito della Fondazione Bertoni.
Riviviamo la giornata carnevalesca nelle immagini di Davide Giuseppe Tolis