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Attualità | 05 febbraio 2024, 17:16

Comitato Razom: raccolti 35.000 euro per la città ucraina di Bucha

Dall’Enoteca Regionale Piemontese Cavour - Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba una nuova donazione di 2000 euro

Il rendering del centro di riabilitazione

Il rendering del centro di riabilitazione

Superato l’obiettivo primario della raccolta fondi lanciata dal Comitato Razom nel 2022, che ha raggiunto i 35.000 euro. Modificata nel corso del tempo anche la destinazione d’uso del contributo economico, che inizialmente era destinato alla costruzione di un asilo.

Ad oggi l’amministrazione comunale di Bucha, in questi anni in continuo e stretto contatto con il direttivo del comitato, ha fatto sapere che nella sua comunità territoriale è presente un significativo numero di bambini con disabilità, che necessitano di avere un appropriato supporto medico ed educativo, supporto che purtroppo possono trovare solo in centri di altre regioni dell’Ucraina.

Diventa quindi necessario creare un centro specializzato, direttamente a Bucha. A questo proposito è stato progettato un centro per la riabilitazione di bambini con disabilità (Center for Comprehensive Rehabilitation of Children with Disabilities), che fornirà servizi di intervento precoce, risocializzazione di bambini e adulti, riabilitazione psicologica e pedagogica, riabilitazione fisica, servizio di trasporto.

Il progetto è stato lanciato col supporto e con la cooperazione di organizzazioni di beneficenza e volontariato come il World Orphan Fund (USA) e Hope and Homes for Children Ukraine, che forniranno un finanziamento parziale dell’opera,. Pertanto sono necessarie altre risorse per costruire il centro, che sorgerà in via Zakhystnykiv Ukrayiny n. 104, a Bucha, e avrà un costo complessivo di realizzazione pari a 800.000 euro.

A questo proposito, l’amministrazione comunale di Bucha ha chiesto al Comitato Razom di poter destinare la sua donazione a questo progetto.

"Il Comitato Razom ha sottoposto la proposta di Bucha a oltre 60 tra privati e organizzazioni che hanno fatto le donazioni più significative, ricevendo parere favorevole – spiega Edoardo Bosio, presidente del comitato. L’Ambasciata d’Italia a Kiev ha fatto una verifica sulla proposta, stabilendo che il progetto e le organizzazioni coinvolte sono affidabili. L’Ambasciata ha inoltre dato la sua disponibilità a seguire da vicino il progetto. Queste per noi sono state ulteriori garanzie, che assieme al valore del progetto e alla sua necessità di essere realizzato, ci hanno spinto ad aderire con piacere alla richiesta degli amici di Bucha”.

Andrea Olimpi

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