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Attualità | 01 febbraio 2024, 09:50

Disturbi del comportamento alimentare: Cuneo pronta a chiedere la reintegrazione del fondo statale

Annullato dall’ultima legge di bilancio, per il 2024 sono stati comunque assegnati 10 milioni di euro. Ambrosino (PD): “Serve sostegno strutturale, basta chiedere la carità”

Il municipio di Cuneo

Il municipio di Cuneo

Ha ricevuto il consenso unanime del Consiglio comunale di Cuneo l’ordine del giorno presentato dall’insieme delle forze di maggioranza (Partito Democratico, Centro per Cuneo, Crescere Insieme, Cuneo Solidale e Democratica e Gruppo misto di maggioranza), incentrato sulla richiesta al governo di tornare a finanziare completamente il fondo destinato alla lotta ai disturbi della nutrizione.

L’ultima legge di bilancio del 2023 ha infatti azzerato le disponibilità del fondo – 25 milioni - , mettendo in discussione l’intera struttura di assistenza stabilitasi a partire proprio da queste risorse. Dopo rimostranze e richieste di ripensamento, per il 2024 sono comunque stati stanziati 10 milioni di euro a livello nazionale.

Le patologie legate a questi disturbi toccano, in Italia, oltre tre milioni di pazienti di cui i due terzi con età compresa tra i dodici e i diciassette anni; si conta quasi più di un decesso al giorno e si sta sperimentando un progressivo abbassamento dell’età dei pazienti, con il raddoppio – negli ultimi mesi – dei casi con età compresa tra i sei e dodici anni.

Ambrosino: “Serve finanziamento strutturale, basta carità”

A presentare l’ordine del giorno Erio Ambrosino (PD): “I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono un gigantesco contenitore con tante patologie e manifestazioni differenti, accomunate da grande sofferenza psicofisica: se non trattati possono diventare permanenti e compromettere seriamente il funzionamento di tutti gli organi del corpo”.

Il fondo ha portato allo stabilirsi di piani d’azione regionali e provinciali per affrontare i DCA, riconosciuti e differenziati dalle altre patologie psichiatriche – ha aggiunto - . I 10 milioni non sono ovviamente risolutivi; è necessario che un finanziamento di questo tipo diventi strutturale, evitando continue richieste di carità al governo centrale”.

La maggioranza compatta sostiene l’ordine del giorno

Tutte le forze di maggioranza presenti in Consiglio hanno preso la parola a sostegno dell’ordine del giorno.

Maria Laura Risso (Centro per Cuneo): “In Italia, al 28 febbraio 2023, si contavano 126 strutture con pazienti DCA, di cui 112 pubbliche. Erano 800 gli adolescenti presi in cura dalla neuropsichiatria in provincia di Cuneo, di cui 140 degenti in ospedale; di questi, 50 minori ospitati in reparti di pediatria, e 90 ricoverati impropriamente in psichiatria. Non esiste, insomma, un reparto dedicato”. “Ma su questa vera e propria epidemia Cuneo ci lavora ormai da oltre vent’anni – ha aggiunto la consigliera - . Questo disturbo deve avere il giusto riconoscimento a livello di finanziamento economico e di personale messo a disposizione”.

Una realtà vera, drammatica e più vicina di quanto crediamo – ha aggiunto Elio Beccaria (Crescere Insieme) - , che impatta anche su genitori e parenti dei malati arrivando a superare il disagio affettivo e comprendendo anche il grande costo delle cure e dei trattamenti. È importante conoscere e far conoscere questo tipo di problematiche”.

Un ordine del giorno davvero importante, specie per l’impatto dei DCA  sui giovani, con sintomi spesso sfumati che i pazienti tentano di nascondere con tutte le loro forze – il commento di Antonino Pittari (Gruppo misto maggioranza) - . Tutto considerato 10 milioni di finanziamento nazionale sono davvero pochi, ed è vergognoso si sia cercato di interrompere il sovvenzionamento”.

I pazienti con DCA sono molto impegnativi e vanno seguiti con grande attenzione – ha detto ancora Stefania D’Ulisse (Cuneo Solidale e Democratica) - : spesso è difficile decidere in quale reparto debbano essere ricoverati e serve un approccio multidisciplinare. Le risorse sono necessarie”.

Simone Giraudi

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