Si è tornati a parlare, in Consiglio comunale a Cuneo, del MIAC grazie all’interpellanza di Franco Civallero (FI) e di una delle numerose mozioni d’ordine presentate da Giancarlo Boselli (Indipendenti). Al centro, l’analisi del bilancio della società partecipata che – dopo alcuni mesi “da segno positivo” - sarebbe tornato in rosso.
Civallero e Boselli: “Situazione imbarazzante. Si faccia qualcosa”
“Il Miac e il suo mercato bovino erano, da sempre, fiore all’occhiello della nostra città – ha commentato Civallero - . Ma lo scarso senso imprenditoriale di chi negli anni ha gestito la società ha portato alla sua chiusura e al suo spostamento a Fossano, per non parlare della dismissione di terreno a una società della grande distribuzione, con la costruzione di un impianto poi chiuso e attualmente inutilizzato. Quando il dente fa male e non si può più curare, bisogna toglierlo”.
“La situazione ha raggiunto punto imbarazzante – ha stabilito poi Boselli - . Non capisco come la giunta voglia rimanere in una situazione come questa senza reagire in qualche maniera. Serve una risposta alle nostre prese di posizione, e realizzare quel che chiediamo da parecchio tempo: una commissione consiliare specifica di confronto con il CdA”.
L’azienda, i dipendenti e il piano industriale
“Civallero ha ragione: è manca la fantasia e, troppo spesso, chi gestisce le nostre partecipate è o è stato un ‘figlio della politica’ dimostratosi incapace nel contesto” ha commentato Beppe Lauria (Indipendenza!).
“Il Comune dovrebbe prendere un’iniziativa, essendo noi pur sempre i soci di maggioranza relativa – ha aggiunto l’esponente di destra - . Un bene dato in gestione non solo non ha dato frutti ma non si è nemmeno stati capaci di preservarlo, una situazione inaccettabile. Sia chiaro però, e lo ribadisco: quando parliamo della società parliamo degli amministratori, non dei dipendenti, per cui siamo seriamente preoccupati. Non possono pagare, loro, le colpe di politica e amministratori incapaci”.
Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) ha parlato di una “situazione confusa, imbarazzante da esaminare e senza logica: lascia interdetti non riuscire a capire quale strategia stia perseguendo questo consiglio di amministrazione”.
Manassero: “Aspettiamo parere su manifestazioni d’interesse”
La sindaca Patrizia Manassero ha quindi preso la parola e sottolineato come proprio il consiglio comunale – nell’ultima seduta del 2023 – abbia votato per la riconferma della maggior parte delle proprie partecipate, tra cui proprio il MIAC. “Il nuovo piano industriale dell’azienda analizzato in una commissione specifica appare focalizzato sulla valorizzazione del patrimonio, il mantenimento del polo Agroalimentare e sui servizi innovativi a sostegno di un mercato che, oggi, non è più fisico” ha aggiunto.
Manassero ha poi commentato la manifestazione pubblica d’interesse per la gestione di alcune aree del MIAC, non vincolante e chiusasi a metà dicembre: “Da quanto sappiamo sono arrivate undici offerte da altrettanti soggetti ‘di spessore’, ed è stata costituita una commissione per analizzarli. All’indomani della valutazione, quando saremo in prossimità della scelta, sarà il momento di vedersi con il CdA per fare il punto”.