Un bilancio, quello della Sanità regionale, che da solo vale l'83% del totale. Sarà il tema oggetto della prossima campagna elettorale, tra numeri, risorse, accuse e giustificazioni.
Ieri sera l'assessore competente, Luigi Genesio Icardi, è stato ospite di Quarta Parete, trasmissione web di Targatocn e LavocediAlba condotta dalla giornalista Barbara Simonelli.
Icardi ha toccato molti temi: dai nuovi ospedali alle liste di attesa alla fuga dei medici.
Sulle liste di attesa, si sta lavorando alla riduzione di quelle per le prestazioni programmate, come si è lavorato per quelle nelle classi più urgenti. Mettendo denaro, ma non basta. Perché il problema più grande da affrontare è quello della mancanza di risorse umane.
Tra politiche della formazione da rivedere e aumento degli stipendi. "I medici in Italia sono pagati troppo poco. In un mercato globale, vanno all'estero, dove sono pagati di più e hanno maggiori gratificazioni. E' stato finalmente firmato il contratto dell'area della dirigenza medica. A febbraio, o comunque entro marzo, pagheremo tutti gli arretrati di tre anni indietro e aumenterà lo stipendio dei medici a livello nazionale", ha spiegato Icardi.
Che ha anche parlato della necessità di una riforma del sistema sanitario, che deve restare pubblico e gratuito per tutti. "E' un valore straordinario da difendere, ma siamo a rischio implosione".
Infine, il tema nuovi ospedali, in particolare quello di Cuneo. "La location è stata scelta dai sindaci, all'unanimità. Il progetto è stato revisionato da due advisor di livello nazionale. Non vedo come qualcuno possa contestare gli aspetti economici, analizzati dalla Bocconi. I dati secretati? Parliamo del progetto di un privato, coperto da segreto industriale. Quando andrà a gara, sarà pubblico. Ma non lo dico io, lo dice la legge", ha concluso l'assessore Icardi.