Il tema del 5G, con la possibile installazione di un'antenna, genera ancora dibattiti a Roddi. Il primo cittadino Roberto Davico ha convocato un'assemblea pubblica il prossimo 7 febbraio. La minoranza lamenta di non aver avuto tutte le informazioni necessarie in una lettere che riceviamo e pubblichiamo:
"Precisazioni riguardo a quanto pubblicato sui giornali e social locali, in merito all’Antenna 5G. Durante la seduta Consigliare del 28/12 us, a cui ha fatto seguito la richiesta di documentazione relativa all’installazione dell’antenna 5G, non abbiamo avuto documenti che comprovavano la richiesta ufficiale di un appezzamento di terreno; infatti quanto comunicato risulta sprovvisto di numero e data certa di protocollo e può essere definito come una 'semplice brochure' sulla quale sono spiegate le fasi di installazione di un antenna (da 24 a 36 mt di altezza) con formazione di piastra di fondazione in cemento armato….Durante la seduta consigliare il Sindaco avrebbero già dovuto avere, a nostro avviso, le dovute informazioni e tutti i 'maggiori dettagli sul piano nazionale', di cui non è stata spesa una singola
parola.
Se effettivamente la società Inwit ha fatto richiesta di un appezzamento, perché non è stata data copia di tale documentazione? Perché il Sindaco e nessun consigliere di maggioranza ha espresso chiaramente, al di là di tutte le belle parole che si sono lette sui giornali, su quale linea erano indirizzati? Forse è molto più semplice dare “mandato” ai cittadini ed affidare un incarico a un professionista esterno.
Si vuole solo ricordare che l’ultima volta che Davico ha chiesto ad un professionista indicazioni su come risparmiare sulla spesa dell’illuminazione pubblica, era poi stata presa la decisione di 'staccare il contatore' lasciando quasi tutto il paese al buio! Speriamo che questa decisione di promuovere un incontro pubblico per confrontarsi sulla risoluzione da adottare, non sia un pro forma atto a mascherare una debolezza del Sindaco verso chi vuole imporre decisioni sgradite alla popolazione. Ci auspichiamo che d’ora in avanti non si ritorni a staccare il contatore e far rimanere noi e la popolazione all’oscuro delle decisioni prese".
I consiglieri di minoranza del Comune di Roddi