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Attualità | 28 gennaio 2024, 19:30

Cuneo e il nuovo ospedale unico: “Una follia costosa, ritardata di sette anni”

Il consigliere comunale Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) commenta gli aggiornamenti dello scorso 25 gennaio, e il nuovo cronoprogramma. Domani (29 gennaio) la conferenza stampa di Beni Comuni, Cuneo Mia e Indipendent (che scrivono alla Schlein)

Ugo Sturlese

Ugo Sturlese

Una follia costosissima che fa un favore ai privati ma non certo agli utenti, non tutela il suolo del Parco fluviale e aumenta l'inquinamento ambientale per il prolungamento delle vie di accesso alla nuova sede, non esclude operazioni speculative sull'area della sede centrale dismessa e privilegia le operazioni di immagine sulle nuove strutture ospedaliere rispetto alla medicina territoriale.

È con queste parole che il consigliere comunale cuneese Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) commenta le nuove notizie riguardanti l’iter burocratico legato al progetto di partenariato pubblico-privato per la costruzione del nuovo ospedale unico della città di Cuneo.

200.000 metri quadri pronti entro il 2031

Giovedì 25 gennaio - a seguito della cabina di regia territoriale – il presidente della Regione Alberto Cirio, l’assessore regionale Luigi Genesio Icardi e il direttore sanitario Livio Tranchida hanno annunciato ufficialmente il nuovo cronoprogramma.

Primo appuntamento in ordine di tempo quello del 2 febbraio con la conferenza preliminare dei servizi.

La nuova struttura nosocomiale occuperà un’area di 200.000 metri quadri nella zona di frazione Confreria dove ora sorge l’ospedale Carle. Da cronoprogramma aggiornato, sarà pronta all’uso nel 2031.

Sturlese: "Continua a non parlarsi mai di costi reali"

Il decano del consiglio comunale cuneese è da anni, ormai, tra i più accaniti detrattori non solo della costruzione del nuovo ospedale in un’area così decentrata, ma anche e soprattutto dell’utilizzo della soluzione “pubblico-privata”.

Come comunicato, i tempi di realizzazione previsti si dilatano di circa tre anni – ha commentato - : al di là degli annunci dello scorso anno che parlavano di consegna a fine 2028, ora si parla di 2031-2032. Poi, non si parla di costi, e cioè del piano economico-finanziario, che sarà comunicato poco prima del bando qualora la proposta Fininc fosse assunta come base”.

La Conferenza preliminare del 2 febbraio viene declassata a mera consegna della documentazione invece che a sede di una prima discussione e possibile composizione delle divergenze – continua Sturlese - . Non è un aspetto secondario perché sul contesto le associazioni ambientaliste ma in particolare le Sovrintendenze hanno una ‘posizione prevalente’ e a Confreria esistono pesanti vincoli paesaggistici dettati dalla legge Galasso. In ogni caso il bando, nella migliore delle ipotesi, partirà a fine anno e quindi il tempo complessivo dell’iniziativa sarà stato di 14-15 anni a partire dalla istituzione della Commissione Comunale speciale nel 2018”.

"A pagare spese e conseguenze, saranno solo i cittadini"

Per tornare a oggi manca ancora il placet del Ministero sul concorso al finanziamento per 148 milioni di euro, manca il reperimento delle risorse regionali come contributo al canone, manca tutta la progettazione delle opere stradali per consentire l’accessibilità in vista della quale la sindaca ha annunciato un tavolo comunale composto da assessori e funzionari – prosegue il consigliere - . Infine è stata annunciata la volontà di utilizzare la vecchia sede per i servizi territoriali senza alcuna indicazione di merito, anche solo approssimativa, riferita al contesto. In questi ulteriori sette anni nuove spese saranno dedicate giustamente al rinnovamento tecnologico e degli ambienti”.

Insomma, un’assurdità figlia dell'assenza di una minima base di cultura della salute, ed esposta al lucro degli interessi privati. Solo i cittadini ne pagheranno le conseguenze” conclude Sturlese.

Nuove discussioni in consiglio

L’argomento troverà senza dubbio spazio nelle tre serate di consiglio comunale che copriranno i giorni da domani a mercoledì 31 gennaio.

Proprio alle 11 di domani il gruppo comunale degli Indipendenti capitanato dal consigliere Giancarlo Boselli - assieme proprio ai Beni Comuni e a Cuneo Mia - realizzerà una conferenza stampa sul tema del nuovo nosocomio comunale.

Lo stesso Boselli ha reso pubblica nella giornata di oggi (domenica 29 gennaio) una lettera inviata all'Onorevole Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico:

"La Sindaca di Cuneo Patrizia Manassero, in netto contrasto con le indicazioni generali del  suo partito in materia di sanità, ha accettato senza opporsi e senza la minima critica la scelta della Regione Piemonte di far costruire il nuovo ospedale di Cuneo dai privati attraverso il PPP (partenariato pubblico privato)" si legge nella lettera. "Questa procedura complicata, complessa, lunghissima e molto più costosa di quella pubblica, non consentirà alle cittadine e ai cittadini di avere tutte le informazioni tecniche e finanziarie su quanto si sta decidendo per il futuro della struttura ospedaliera più importante della provincia".

"Secondo molti osservatori la sindaca sarebbe stata costretta ad accettare questa e altre scelte a causa del peso, ormai condizionante che nella sua maggioranza esercitano un gruppo di consiglieri che fanno riferimento a una parte del centro destra e Azione (che in Piemonte sosterrà Cirio e quindi Fratelli d’Italia, Lega e F.I.alle elezioni regionali) - prosegue l'Indipendente - . Spero che possa trovare il tempo per verificare se quanto le ho scritto ha fondatezza o sia, come sinceramente non credo, una cattiva interpretazione della realtà da parte mia".

Simone Giraudi

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