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Politica | 27 gennaio 2024, 10:17

Cuneo a confronto con l'Europa: sul banco del Consiglio comunale infrastrutture, economia e sociale

Ieri (26 gennaio) l'assise aperta con, al centro, gli interventi dei rappresentanti italiani e cuneesi a Bruxelles. Manassero: "Pace, IA e migrazioni le sfide del futuro"

Cuneo a confronto con l'Europa: sul banco del Consiglio comunale infrastrutture, economia e sociale

Mancano circa cinque mesi alla data delle prossime elezioni europee, e Cuneo ha giocato d’anticipo convocando per il pomeriggio di ieri (venerdì 26 gennaio) un consiglio comunale aperto.

Il momento di confronto ha avuto inizio alle 16 e ha visto protagonisti il responsabile della comunicazione rappresentanza della Commissione europea Massimo Pronio e il capo ufficio a Milano del Parlamento europeo, responsabile media del Parlamento italiano Maurizio Molinari. Presenti al colloquio con i consiglieri comunali Gianna Gancia (Lega Nord), Brando Benifei (PD) e Maria Angela Danzì (M5S).

Presenti per l’occasione la sindaca Patrizia Manassero e il presidente del coniglio comunale Marco Vernetti, così come la maggior parte dei membri del consiglio comunale della città e della giunta. Ma anche Franco Chittolina, Luca Giordana, Adriana Longoni, Enrico Collidà, Giancarlo Arneodo, Piertomaso Bergesio. Presenti anche gli ex sindaci della città Elio Rostagno, Alberto Valmaggia e Federico Borgna.

Tra il pubblico, infine, i membri dell’ufficio Europe Direct del Comune di Cuneo e i ragazzi della classe terza del Liceo “Peano Pellico” (sezione R – Sperimentazione Rondine).

Vernetti: "Guardiamo alle elezioni del 9 giugno"

Il presidente Vernetti ha aperto i lavori con il suo discorso: "Con questo consiglio comunale vogliamo affrontare in modo specifico il tema Europa. Abbiamo dato a questo momento il titolo 'Insieme per l’Europa: identità europea e priorità d’azione in vista delle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo'. In agenda, infatti, ci sono le elezioni del 6-9 giugno prossimo (per noi italiani saranno il 9) ma l’obiettivo è, in questo incontro diretto con i rappresentanti di Commissione e Parlamento europeo, conoscere in maniera più immediata e approfondita le ragioni di scelte a volte difficili da comprendere, che però hanno una ratio, un progetto, una visione".

"Se è vero che non abbiamo potere diretto sulle istituzioni sovranazionali, è necessario conoscere in presa diretta le ragioni e le prospettive di scelte politiche assunte nel quinquennio passato, insieme alle sfide con cui le istituzioni si trovano confrontate nel quinquennio che sta per aprirsi - ha aggiunto il presidente del consiglio comunale - . Allo stesso tempo, ritengo opportuno avere la possibilità di esprimere, come amministratori locali, preoccupazioni e interrogativi, condividere riflessioni che nascono non tanto da un ragionamento teorico, ma dal nostro essere in presa diretta sul territorio, che è cuneese, ma che in ultima analisi è europeo".

Manassero: “Pace, IA e migrazioni le sfide del futuro”

Le imminenti elezioni per il rinnovo del parlamento Europeo si uniscono a un contesto nazionale e internazionale di particolare complessità, che rende per i cittadini difficile muoversi e prendere decisioni – ha detto Manassero - . Grazie quindi a chi lavora per spiegare l’attività di enti e organi: per noi organizzare in futuro nuovi momenti come questo è e sarà un impegno”.

In questi anni dall’Unione Europea è arrivato uno sforzo serio di accelerazione rispetto alle tematiche ambientali, portato avanti con l’intenzione di non lasciare indietro nessuno; nonostante questo, negli ultimi giorni, piazze e strade sono piene di trattori: fragilità e fatica riducono lo sguardo e impediscono di ragionare lucidamente”.

La sindaca ha poi ricordato come i fondi del PNRR impattino in maniera importante sulla città capoluogo, con il lancio di progetti (di cui la metà dedicati alla coesione territoriale) per un valore di oltre 64 milioni di euro: “Non sappiamo cosa ci aspetterà nei prossimi cinque anni ma le sfide principali saranno chiaramente la pace, lo sviluppo dell’IA e le migrazioni. Serve un’Europa più decisa nel proseguire lungo il cammino tracciato che, al netto delle diversità di vedute, è innegabilmente virtuoso”.

Gancia cita Kissinger: “Qual è il numero telefonico dell’Europa?”

Nel proprio intervento Gianna Gancia – europarlamentare cuneese – si è detta europeista convinta con velleità federaliste. E ha richiamato – come Benifei prima di lei – la necessità seria e urgente di una riforma dei trattati: “Parliamo seriamente e con urgenza a una riforma dei trattati: parliamo di Europa ma siamo 27 paesi con 27 voci differenti”.

Il Parlamento Europeo è l’unico, nel mondo occidentale, che non possiede capacità d’iniziativa legislativa – ha aggiunto Gancia - : possiamo solo, come parlamentari, emendare quel che arriva dalla Commissione europea. Si tratta di un problema serio, non c’è una voce comune. E così l’Europa non viene percepita, a livello politico”.

Serve creare una sensibilità sull’Europa e sui suoi meccanismi: le avvisaglie della guerra in Ucraina c’erano, ma la mancanza di peso dell’Europa a livello diplomatico ha di fatto impedito qualunque azione preventiva” ha concluso Gancia.

Chittolina: “L’Europa è arrivata al capolinea”

In molti pensano ancora che il parlamento europeo dia dei consigli, sia ancora un’assemblea – ha detto Chittolina - . Non è così, il suo potere è aumentato parecchio. E allora andare a votare alle elezioni europee, e presentarsi come candidati, è decisione importante: c’è tanto da fare in Italia, chi non ha l’intenzione di prendere il compito seriamente può starsene qui”.

Questa commissione, momento di confronto spontaneo, è importante perché l’Europa non può essere espressione geografica di 27 stati-nazione con idee diverse – ha aggiunto ancora Chittolina - : questa Europa è arrivata al capolinea e una lettura così non basta più, così come non è più sufficiente la sola manutenzione ordinaria”. “L’Europa è quella dei padri fondatori, come Duccio Galimberti – ha concluso Chittolina - : crederci, nei suoi anni, richiedeva grande coraggio e così anche oggi, all’indomani (si spera) di un nuovo dopoguerra”.

Bergesio: “Servirebbe un sindacato europeo”

Il segretario provinciale segretario CGIL Bergesio ha preso la parola proprio prima dello spazio dedicato ai consiglieri: “Nel sogno del sindacalista c’è anche la necessità di realizzare un sindacato europe, di cui in effetti ci sarebbe bisogno”.

L’Europa che abbiamo è fatta di diritti, che vanno difesi con un’anima sociale puntata alla giustizia e alla solidarietà – ha aggiunto - . Vedo, insomma, due strade: la difesa in armi di un modello economico-sociale che già sta mostrando diversi limiti, oppure l’assunzione a un ruolo di ‘mediatore di conflitti’ capace anche di mettersi in discussione dal punto di vista delle politiche migratorie”.

Gli interventi dei consiglieri e delle scuole

Gli interventi dei rappresentanti dell’unione europea hanno toccato diverse tematiche, tra cui l’analisi di quanto fatto negli anni dall’amministrazione Von Der Leyen – con particolare attenzione, ovviamente, al Green Deal - , la sanità e l’impatto della pandemia, la possibilità di riavviare l’Europa in senso federale.

A intervenire nello spazio dedicato al dibattito, i consiglieri Giancarlo Boselli e Paolo Armellini (Indipendenti), Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia), Serena Garelli e Monica Pellegrino (Centro per Cuneo), Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni, presentatosi con una bandiera della Pace riferita ai due maggiori conflitti che interessano il mondo in questi mesi), Noemi Mallone (FdI), Claudia Carli (PD), Stefania D’Ulisse (Cuneo Solidale e Democratica).

Gli argomenti hanno toccato lo stato di salute delle infrastrutture transfrontaliere e della ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza, l’importanza di Duccio Galimberti come eroe nazionale e figura di spicco nella fondazione dell’Europa, le necessità di un’unione economica e monetaria più stabile e il green deal. In generale, si è chiesto un maggiore interessamento degli europarlamentari al territorio, anche come metodo per ridare fiducia nell’istituzione e riportare soggetti alle urne in vista delle elezioni del prossimo giugno.

A conclusione, due interventi dai ragazzi del liceo "Peano-Pellico".

Simone Giraudi

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