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Attualità | 27 gennaio 2024, 07:41

Cuneo, il 26 aprile '45 l'ultimo massacro di ebrei in città. Costagli: "Opera della Gestapo, non dei fascisti"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera dello storico e ricercatore Sergio Costagli

Il pilone del viadotto in cui si è consumata l'ultima strage

Il pilone del viadotto in cui si è consumata l'ultima strage

Riceviamo e pubblichiamo a lettera dello storico e ricercatore Sergio Costagli.

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Non è vero che furono i fascisti a fucilare i sei ebrei nei pressi del quinto pilastro dell’allora viadotto Littorio (oggi viadotto Soleri), ma i nazisti del Comando SD della Gestapo di Cuneo guidati dal Maresc. Max Pedron. La Resistenza ‘taciuta’ è anche disinformazione. Per ricordare l’orrore della Shoah è necessaria una corretta informazione anche sulla tragica eliminazione di ebrei avvenuta il 26 aprile 1945, eseguita cioè a novantasei ore dalla liberazione della città.

Gli ebrei furono arrestati dai fascisti per delazione. A Demonte trovarono rifugio altri cinque componenti di una famiglia ebrea ferrarese dal curioso nome: Tedeschi. Si salvarono dai nazisti raggiungendo la Svizzera. Protagonista della loro salvezza fu il partigiano Renzo Spada che, oltre a trovare loro rifugio in montagna, provvide all'organizzazione e alla copertura delle spese per la loro fuga conclusasi felicemente la notte dell'8 febbraio 1944.

La mia segnalazione risale già al 2019. Allora chiedevo di porre almeno una lapide: ora esiste una misera palina che segnala come gli autori della strage furono i ‘nazifascisti’. Pochi anni fa ho accompagnato i parenti e i nipoti dei fucilati a Cornaletto presso Demonte, dove furono nascosti dalla popolazione, e a Cuneo all’ingresso (ora murato) della ex prigione Leutrum.

In un’e-mail del 25 marzo 2021 Joelle Hansel segnalava che sulla tomba del nonno a Parigi era indicato che fu “Fusillè par allemands”, fucilato dai tedeschi. Solo Siegfried Schwarz e Hugo Korbel furono sepolti nel cimitero ebraico di Cuneo. Un’altra strage – ma non di ebrei – è avvenuta la mattina del 25 aprile 1945 e volutamente dimenticata: cinque partigiani combattenti, di cui uno Medaglia d’Oro alla Memoria, furono fucilati lungo il muro settentrionale del cimitero urbano. Conobbi le vedove di alcuni di loro. Sono diciotto anni che chiedo (anche con due lettere aperte ai sindaci di allora) di collocare almeno una croce: non ho mai ricevuto risposte.

redazione

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