Atteso da moltissimi, dopo quasi un decennio, quest’anno Giuanin Pajalunga non prenderà parte alla tradizionale sfilata del Carnevale di Dronero di domenica 28 gennaio.
Agli sgoccioli ormai della grande festa, incontriamo Gianfranco Massimo, colui che in tutti questi anni ha portato avanti il ricordo di questo storico personaggio, molto conosciuto anche nei paesi limitrofi. È una testimonianza a cui tiene molto, un ripercorrere, rivivere e ringraziare per i vari momenti, anche quelli prima di vestire i panni di Pajalunga: “Nel 2023 Dronero ha onorato, pur con un anno di ritardo a causa alla pandemia, i cent’anni del suo storico Carnevale, la cui prima sfilata risale al 4 marzo 1922. Con il raggiungimento di questo glorioso traguardo ho deciso di fare un passo indietro, anzi… di rimanere in Paradiso senza più ritornare, come era di consueto, ogni anno.
Sono stati quasi 25 anni molto intensi, sentiti e pieni di ricordi nei quali ho sempre cercato di mettere il massimo impegno inventandomi ogni anno qualcosa di nuovo e innovativo. Le pensavo di notte per farle di giorno mettendoci tanto del mio tempo e del mio impegno, nulla era lasciato al caso ed organizzato nei minimi dettagli… Ricordando aneddoti, rivivendo momenti del passato e scrivendo scherzose poesie. Esordire nelle Maschere del Carnevale Dronerese, allora, non era poi così semplice. In quegli anni ero membro nel gruppo della Proloco ed ebbi la fortuna di sostituire Emanuele Ghio che mi propose di rimpiazzarlo in questo grande impegno. Accettai senza esitare, unendomi con grande entusiasmo e voglia di fare all’allegra e festosa “Combriccola”. Colgo l’occasione, ringrazio Emanuele per avermi dato questa opportunità e per aver collaborato e dato con la sua preziosa esperienza un validissimo contributo per rendere questa festa unica e grandiosa.
Negli anni successivi, vestii tutti i costumi dei vari figuranti, il primo purtroppo era talmente tanto usurato che andò distrutto e si perse pure il personaggio. In seguito rivestii il ruolo di Paggio (quello meno decoroso), poi il più “bello”. Successivamente, negli anni 2013 e 2014, ebbi l’onore di vestire i panni del Re Dragone con tanto di nuovi vestiti che l’allora sindaco Livio Acchiardi, per rendere più decoroso il gruppo che rappresentava la sua Dronero, decise di far confezionare dalla esperta sarta Irene Acchiardi. Si usarono per l’occasione i tessuti di colori verde e giallo, che identificano la nostra Dronero.”
Gli occhi ora si illuminano, Gianfranco Massimo prosegue nel suo racconto, condividendo quello che era stato per lui uno dei momenti più importanti ed emozionanti: “Non essendo ancora soddisfatto, decisi che era giunto il momento di far ritornare colui che fu il simbolo del Carnevale Dronerese, il grandissimo Giovanni Pellegrino, in arte Giuanin Pajalunga, perché alto e sottile. Ma come fare per farlo ritornare dal Paradiso? A fine sfilata del 2014 nei panni di Dragone, decisi di fare un ringraziamento pubblico dal palco: Na persona veuj arcurdé che l’ha dait vita al Carlévè, cheur e testa a festegiè tuti j’ ani sì a Drone! El Maestro d’la baldoria en ricord a la memòria, el sò nòm a la dis lunga: GRASSIE GRASSIE Pajalunga”!!!
Iniziò tutto così! Il grande Pajalunga non si fece pregare due volte. L’anno successivo con una lettera indirizzata al Comune di Dronero e intestata al aindaco Acchiardi, manifestò la volontà di ritornare, con lo scopo di portare allegria, buon umore e gioiosità a bambini, adulti e anziani. Così l’anno successivo, nel 2015, a 30 anni dalla sua dipartita, Pajalunga fece il grande ritorno e disse: Boia faus sun ritornà, quanta festa si a Drone, stà Cità mi l’hai en t’al cheur, boia faus l’è Carlévè.
Ve ricordi la sai lunga, sun Giuanin, si Pajalunga, en bel di v’hai salutà, l’impurtant che sun turnà.”
Nato nel 1907 e morto nel 1985, Pajalunga faceva il becchino, portando in carrozza le salme lungo le vie della città prima della sepoltura, accompagnato dai suoi due fedeli cavalli: Ciro e Nello.
“Il mio scopo era portare ogni anno qualcosa di nuovo e innovativo - dice Gianfranco Massimo - Nel 2018 ci fu il gran ritorno di Enzo Giordano (Giotto), storico autista di Giuanin Pajalunga nel periodo di Carnevale e mitico personaggio di Dronero presente in ogni manifestazione pubblica. Successivamente, per allargare il numero di figuranti del Gruppo, si inventarono e introdussero due nuovi personaggi, i Marchesi di Ricogno. In seguito per onorare il Grande Giuanin inventai pure una pizza “La pizza Pajalunga” con tanto di spinaci (per affrontare le lunghe serate Carnevalesche) e le acciughe, che dovevano essere rigorosamente della Val Maira.
Per finire, non tutti sanno che grazie al suggerimento degli amici Dante e Cristina di Busca (Buscaja e Antilia) e con dietro tanto lavoro, Dronero e il suo gruppo del Carnevale, vantano l’onore di essere iscritti nell’Associazione delle Maschere Internazionali (A.M.I.) Il libro è stato presentato dal Presidente dell’Associazione Santino Puleo a Stupinigi nella storica Palazzina di Caccia lo scorso 1 Ottobre 2023 e raccoglie 134 gruppi folklorostici, storici e maschere della commedia dell’arte di tutto il mondo. Ci tenevo che anche la nostra Dronero avesse un posto d’onore nella storia e fosse presente in questo prestigioso volume il cui testo relativo ad ogni gruppo è stato tradotto in 5 lingue.
Voglio fare un grandissimo ringraziamento alla famiglia Pellegrino nel nome dei compianti e nipoti di Giuanin, Vittoria ed Ernesto e alla Famiglia Isaia Valter e alla figlia Mariella per avermi acconsentito di dar vita a questo ambizioso progetto nel rappresentare il loro caro Giovanni Pellegrino (Giuanin Pajalunga). Inoltre voglio ringraziare tutti quelli che ho avuto l’onore e la fortuna di incontrare, conoscere e collaborare in questa mia lunga avventura. Grazie anche a chi ha contribuito con il suo prezioso aiuto a mantenere questa bellissima tradizione fatta di cultura e folclore. Mi auguro di aver lasciato un bel ricordo e soprattutto suggerisco ai giovani di portare avanti con lo stesso spirito ed entusiasmo questa bella e sana tradizione costruita nella storia. Portate sempre nel cuore il motto che mi ha contraddistinto in tutti questi anni: Alegherrr!”
Ci tiene Gianfranco Massimo a ricordare la cerimonia di investitura avvenuta lo scorso anno: https://youtu.be/0tAcazlhW7o?si=enrjbqWZ4bQvd5eO
Non può non concludere con un messaggio per tutti in piemontese, naturalmente da parte di Giuanin Pajalunga.
“Grassie a tuti l’è stait bel ora iste si en t’al Ciel, spere de avè portà en poc de alegrie, a la gent, a le masna e a le famije, stè en salute, steme bin e sempre Aléghèr! Ciao dal Vost Giuanin!”
Chissà che Pajalunga ogni tanto non ritorni ancora dal Paradiso…