“Ennesimo annuncio del presidente Cirio e sempre in conferenza stampa, quindi senza possibilità di interloquire. Tempi sempre più lunghi, ma pochi o nessun dettaglio per il nuovo ospedale di Cuneo che, ricordiamo è l’hub provinciale e quindi interessa tutti i cittadini della provincia”. Così l’onorevole Chiara Gribaudo, deputata Pd, una delle possibili sfidanti di Cirio per la presidenza regionale.
"Molte informazioni – rileva – sono ancora secretate e al momento non disponibili. A partire dai costi, che sarebbero levitati dai 410 milioni del febbraio 2023, ma di quanto non è dato sapere. Come saranno reperiti i fondi per coprire le ingenti rate annuali del piano di edilizia sanitaria di questa giunta regionale resta un mistero, soprattutto a fronte di un disavanzo che sembra viaggiare verso i 600 milioni di euro".
Il segretario provinciale del PD Mauro Calderoni riporta al centro del dibattito i principali nodi della sanità piemontese: “Non abbiamo invece sentito una parola poi su liste d’attesa, personale, qualità delle cure: con la giunta Chiamparino il Piemonte era al primo posto in Italia nella valutazione dei livelli essenziali di assistenza, oggi è scivolato tra il 6 e il 7 posto! Negli ultimi quattro anni i dipendenti sono scesi di circa 2.300 unità, se non teniamo conto dei contributi straordinari causa Covid. I posti letto per acuti e post-acuti si attestavano nel periodo 2017, 2018, 2019 poco sotto i 17.000 mentre nel 2023 scendono a poco più di 16.500. Quanto al piano straordinario di recupero delle liste d’attesa il fallimento è conclamato e i tempi sono ben lungi da ritornare ai livelli pre Covid”.
Queste e altre problematiche saranno approfondite nel seminario “Sanità Piemontese: parliamone seriamente!” che il PD della provincia di Cuneo ha organizzato per sabato 3 febbraio a partire dalle ore 9.30 a Palazzo Longis in via Torre dei Cavalli 5 a Savigliano.