/ Attualità

Attualità | 19 gennaio 2024, 15:04

Neive, col 'tuffo' nelle acque del Tanaro rinnovata la festa dell’Epifania della comunità macedone [FOTO]

Il rito del battesimo di Gesù nel Giordano rivissuto lungo le sponde del fiume al confine tra Neive e Castagnito. Nei territori di Langa e Roero la comunità macedone è composta da migliaia di persone, perlopiù operanti nel settore vitivinicolo

Anche quest’anno l’evento è cominciato con la messa alle ore 10, per poi continuare con la processione fino al Tanaro, conclusa da un lungo rito in riva al fiume a cui ha partecipato anche il parroco di Neive don Emiliano Rabellino

Anche quest’anno l’evento è cominciato con la messa alle ore 10, per poi continuare con la processione fino al Tanaro, conclusa da un lungo rito in riva al fiume a cui ha partecipato anche il parroco di Neive don Emiliano Rabellino

La chiesa ortodossa calcola i giorni con il calendario giuliano per cui, rispetto a quello gregoriano, c'è una differenza di tredici giorni. 

Il 19 gennaio diventa dunque il giorno dell’Epifania e i credenti replicano ogni anno il rito del battesimo di Gesù nel Giordano in uno specchio d’acqua: nell’Albese il luogo prescelto è il fiume Tanaro, nella zona fra Neive e Castagnito, frazione Baraccone.

Sono più di nove mila i macedoni residenti nel Sud del Piemonte, quasi la metà risiedono in provincia di Cuneo, altri nella vicina Canelli e Nizza Monferrato, nell'Astigiano

Molti di loro lavorano come operatori agricoli nelle realtà vitivinicole di Langhe, Roero e Monferrato

La maggior parte dei praticanti afferiscono alla chiesa ortodossa autocefala macedone ed è un saldo riferimento a Neive, la chiesa di San Michele, portata avanti dal parroco Mihailo Matevski detto 'Padre Michele'. 

Anche quest’anno l’evento è cominciato con la messa alle ore 10, per poi continuare con la processione fino al Tanaro, conclusa da un lungo rito in riva al fiume a cui ha partecipato anche il parroco di Neive don Emiliano Rabellino

Nelle acque è stato lanciato un crocifisso in legno decorato ed un gruppo numeroso di persone si è tuffato nelle acque gelide recuperandolo. 

Il più veloce è stato il giovane Dalibor Stamenkovski, a cui toccherà l’onore di andare nelle case dei fedeli per consegnare l’acqua santa e raccogliere offerte da destinare alla chiesa. 

Padre Matevski tiene a sottolineare: “La parte importante della Fede è la festa in sé e la relativa liturgia, mentre il tuffo nel fiume è una tradizione popolare. Tuttavia è un momento importante per tutta la nostra comunità e un richiamo alle nostre tradizioni”.

Silvano Bertaina

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GENNAIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium