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Politica | 18 gennaio 2024, 15:54

Alba verso le comunali, Bo si concede le ultime riflessioni, mentre Gatto si prepara alla sfida

Scontata la ricandidatura del sindaco uscente di centrodestra, mentre il centrosinistra si sta orientando sull’attuale capogruppo consiliare Pd. Resta l’incognita 5 Stelle: riuscirà il consigliere regionale Martinetti a mettere in piedi una lista nella sua città?

Carlo Bo e Alberto Gatto

Carlo Bo e Alberto Gatto

Questione di un paio di settimane e si capirà chi saranno i protagonisti della sfida elettorale amministrativa del 9 giugno, nonostante il quadro politico si stia già delineando – almeno per sommi capi – con alcuni elementi di certezza. 

Carlo Bo, il sindaco uscente che cinque anni fa aveva vinto al primo turno col 51%, chiede ancora qualche giorno di riflessione prima di sciogliere le riserve e formalizzare la sua ricandidatura, che comunque – salvo improbabili terremoti dell’ultima ora – appare scontata.

Le “riflessioni”  di questo anomalo sindaco di centrodestra, “forzista ma non troppo”, si può immaginare siano legate soprattutto a evitare che si riproponga quanto era successo nei primi anni del suo mandato, quando le  tensioni e i personalismi serpeggianti avevano messo a dura prova la sua maggioranza.

“Stiamo lavorando sodo e posso dichiararmi sostanzialmente soddisfatto dei risultati ottenuti in questo quinquennio. Tempo qualche giorno e farò conoscere le mie decisioni e la coalizione”.

Bo nella sua corsa al municipio nel 2019 era stato appoggiato da sei liste, tre di partito: Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia (a trainare era stata soprattutto la Lega, ndr) e altrettante civiche: Alba Domani, Per Alba e lista Carlotta Boffa.

Dal fronte del centrosinistra, che cinque anni fa si era affidato a Olindo Cervella (41%), appare verosimile che la scelta del candidato sindaco avvenga nell’ambito del gruppo consiliare: tutte le indicazioni portano al capogruppo Pd Alberto Gatto.

Tramontata definitivamente – ammesso che fosse mai stata realisticamente sul tavolo – l’ipotesi di un ritorno di Maurizio Marello, che cercherà invece la riconferma in Regione.

Il segretario del circolo Pd albese, Luigi Garassino, si limita a confermare che la base di partenza sarà proprio quella del gruppo consiliare, ma sui nomi prende tempo.

“Abbiamo lavorato bene e in maniera affiatata per cui è normale che si investa sulle risorse del gruppo, in particolare quelle giovani. Quel che è certo – dice celiando – è che, non rientrando in questa categoria, non sarò io il candidato sindaco”.

Garassino, pur consapevole che la sfida nella roccaforte di Alberto Cirio è difficile, ritiene Alba elettoralmente contendibile. 

“La città, per fortuna, è comunque andata avanti nonostante la pandemia e le varie crisi in atto. Non sempre però – osserva – l’amministrazione ha saputo tener testa in maniera adeguata alle esigenze economiche e sociali che emergevano. Ciò che a nostro avviso sono mancate – aggiunge il segretario del circolo Pd – sono state soprattutto la progettualità e un’adeguata programmazione”.

Mentre centrodestra e centrosinistra stanno apportando le ultime limature resta da capire se sarà o no presente alla competizione amministrativa il Movimento 5 Stelle che qui ad Alba esprime l’unico consigliere regionale eletto nel Cuneese e il referente provinciale.

Ce la farà Ivano Martinetti (nella foto sotto) a trovare un candidato sindaco e a mettere in piedi una lista per garantire almeno un seggio al partito di Conte in municipio?    

Giampaolo Testa

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