Questione di un paio di settimane e si capirà chi saranno i protagonisti della sfida elettorale amministrativa del 9 giugno, nonostante il quadro politico si stia già delineando – almeno per sommi capi – con alcuni elementi di certezza.
Carlo Bo, il sindaco uscente che cinque anni fa aveva vinto al primo turno col 51%, chiede ancora qualche giorno di riflessione prima di sciogliere le riserve e formalizzare la sua ricandidatura, che comunque – salvo improbabili terremoti dell’ultima ora – appare scontata.
Le “riflessioni” di questo anomalo sindaco di centrodestra, “forzista ma non troppo”, si può immaginare siano legate soprattutto a evitare che si riproponga quanto era successo nei primi anni del suo mandato, quando le tensioni e i personalismi serpeggianti avevano messo a dura prova la sua maggioranza.
“Stiamo lavorando sodo e posso dichiararmi sostanzialmente soddisfatto dei risultati ottenuti in questo quinquennio. Tempo qualche giorno e farò conoscere le mie decisioni e la coalizione”.
Bo nella sua corsa al municipio nel 2019 era stato appoggiato da sei liste, tre di partito: Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia (a trainare era stata soprattutto la Lega, ndr) e altrettante civiche: Alba Domani, Per Alba e lista Carlotta Boffa.
Dal fronte del centrosinistra, che cinque anni fa si era affidato a Olindo Cervella (41%), appare verosimile che la scelta del candidato sindaco avvenga nell’ambito del gruppo consiliare: tutte le indicazioni portano al capogruppo Pd Alberto Gatto.
Tramontata definitivamente – ammesso che fosse mai stata realisticamente sul tavolo – l’ipotesi di un ritorno di Maurizio Marello, che cercherà invece la riconferma in Regione.
Il segretario del circolo Pd albese, Luigi Garassino, si limita a confermare che la base di partenza sarà proprio quella del gruppo consiliare, ma sui nomi prende tempo.
“Abbiamo lavorato bene e in maniera affiatata per cui è normale che si investa sulle risorse del gruppo, in particolare quelle giovani. Quel che è certo – dice celiando – è che, non rientrando in questa categoria, non sarò io il candidato sindaco”.
Garassino, pur consapevole che la sfida nella roccaforte di Alberto Cirio è difficile, ritiene Alba elettoralmente contendibile.
“La città, per fortuna, è comunque andata avanti nonostante la pandemia e le varie crisi in atto. Non sempre però – osserva – l’amministrazione ha saputo tener testa in maniera adeguata alle esigenze economiche e sociali che emergevano. Ciò che a nostro avviso sono mancate – aggiunge il segretario del circolo Pd – sono state soprattutto la progettualità e un’adeguata programmazione”.
Mentre centrodestra e centrosinistra stanno apportando le ultime limature resta da capire se sarà o no presente alla competizione amministrativa il Movimento 5 Stelle che qui ad Alba esprime l’unico consigliere regionale eletto nel Cuneese e il referente provinciale.
Ce la farà Ivano Martinetti (nella foto sotto) a trovare un candidato sindaco e a mettere in piedi una lista per garantire almeno un seggio al partito di Conte in municipio?