Dovrebbero prendere avvio entro la fine del mese i lavori per la costruzione del nuovo istituto "Baruffi" di Mondovì che, come spiegato in precedenza, sorgerà in via della Polveriera a Piazza, proprio di fronte alla nuova palestra scolastica, come illustrato dal sindaco lo scorso novembre nel corso di un incontro pubblico con i cittadini (leggi qui).
Un intervento complesso, primo tassello di un "puzzle" che, se tutto andrà per il meglio, porterà anche alla ricollocazione dell'Alberghiero e dei Licei, con il riutilizzo del padiglione Michelotti dell'ex ospedale e delle ex carceri, proprietà oggi della Editel.
Una progettazione ampia e complessa, ma il primo passo sarà proprio la costruzione del nuovo "Baruffi", i cui lavori dovranno rispettare le scadenza del PNRR: partenza dei lavori entro il 31 marzo 2024 e la consegna del nuovo edificio per il 2026.
Ad aggiudicarsi il cantiere era stata la S.C.C. Costruzioni di Mondovì, costo complessivo dell'opera circa 13,7 milioni finanziati a valere sul PNRR (Missione 2 – Rivoluzione Verde e transizione ecologica - "Costruzione di nuove scuole mediante sostituzione di edifici", finanziato dall'Unione Europea - Next Generation EU). Alla Polveriera potranno trovare spazio fino a 400 studenti, in una struttura progettata dagli architetti Andrea Arcese, Leonardo Botti, Federico Marchetti e Noemi Obinu.
L'ex "Baruffi" di via Tortora, invece, con l'accordo del Ministero, verrà abbattuto solo dopo la costruzione della nuova scuola, riducendo così al minimo i disservizi per gli studenti. Il progetto sarebbe a questo punto quello di realizzare sulla collina di Piazza una nuova area verde, un parco con un camminamento pedonale e il mantenimento dell'accesso alla palestra scolastica (che non verrà demolita, ndr); ma il tutto si vedrà solo in una fase successiva.