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Attualità | 17 gennaio 2024, 17:15

A Dronero il ricordo di Ernesto Pellegrino, l’ultimo nipote di Giuanin Pajalunga

Le emozionate parole ed i ricordi di Gianfranco Massimo ad un mese dalla morte dell’uomo

A Dronero il ricordo di Ernesto Pellegrino, l’ultimo nipote di Giuanin Pajalunga

“Con Ernesto Pellegrino se n’è andato un pezzo di storia della nostra Dronero.” Sono colme di emozione le parole espresse da Gianfranco Massimo oggi 17 gennaio, a nemmeno un mese dalla morte di un uomo molto apprezzato nella cittadina nonché suo caro amico.

Classe 1935 ed originario di Dronero, Ernesto Pellegrino era l’ultimo nipote di Giuanin Pajalunga, nato nel 1907 e morto nel 1985, storico personaggio molto conosciuto anche nei paesi limitrofi. Pajalunga faceva il becchino, portando in carrozza le salme lungo le vie della città prima della sepoltura, accompagnato dai suoi due fedeli cavalli Ciro e Nello

Ernesto Pellegrino, invece, a Dronero aveva avuto un negozio di riparazione radio e tv. Negli ultimi anni si era trasferito in Spagna, a Tenerife.

“A trent’anni dalla morte di Giuanin Pajalunga - racconta emozionato Gianfranco Massimo che a Carnevale fa rivivere il ricordo di questa storica figura - avevo deciso di incontrare Ernesto, che ora viveva a Tenerife ma ogni tanto ritornava in Italia, a Dronero. Veniva a trovare il cognato e la sorella Vittoria che è morta due anni fa, nel gennaio 2021. Lui, la nostra città se la portava sempre nel cuore ed ogni volta che ritornava ci si radunava al Bar Roma con gli amici. Mi avvertiva con largo anticipo di modo da poter avvisare tutti ed organizzare una grande rimpatriata. Era sempre una grande festa!

Ricordo con piacere che nel 2014, quando ebbi l’idea di riportare in vita il suo caro zio Giuanin. Ci trovammo ed anche con sua sorella parlammo appunto. Ernesto, Vittoria e suo marito furono entusiasti di questa mia scelta. Mi hanno dato fiducia ed è con grande emozione ed onore che cerco di far rivivere la figura di Pajalunga, ricordandolo, ricordando Vittoria ed ora anche Ernesto.Lo voglio ricordare così Ernesto, pieno di vita, allegria e spensieratezza.

Sono felice di aver avuto la fortuna di conoscerlo perché ha trasmesso i sani valori di un tempo che ormai sembrano passati di moda, ma che sono contrariamente a ciò che magari si pensa, quelli veri e più profondi. Ora lo immagino in Paradiso, con Giuanin e Vittoria, con il cuore colmo di gratitudine per una Dronero che non ha mai dimenticato e per il nostro forte legame di amicizia.”

Beatrice Condorelli

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