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Politica | 14 gennaio 2024, 16:42

Chiara Gribaudo: “Non mollo. Resto a disposizione del partito e del territorio”

La deputata cuneese dem rivolge un appello a Calenda, Renzi e Appendino ad “unire la forze contro la destra”. Venerdì 19 gennaio il secondo incontro con il Movimento 5 Stelle a cui, questa volta, prenderà parte anche l’ex sindaca di Torino

Chiara Gribaudo: “Non mollo. Resto a disposizione del partito e del territorio”

Slitta di un paio di giorni, da mercoledì 17 a venerdì 19 gennaio, l’atteso incontro tra le delegazioni del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle per capire se ci sono o meno le condizioni per dar vita ad un’alleanza alle  regionali di giugno.

Un incontro, il secondo, che non sarà con ogni probabilità nemmeno questo risolutivo ma che – a diversità del primo – vedrà la partecipazione della vicepresidente nazionale dei 5 Stelle Chiara Appendino, già sindaca di Torino.

Nessuno, da entrambe le parti, si azzarda in previsioni poiché la situazione resta fluida, anche se un barlume di possibile disgelo, che nel primo abboccamento alla Fondazione Amendola di Torino non si era percepito, si intravede.

 Frattanto, la deputata cuneese Pd Chiara Gribaudo, vicepresidente nazionale del partito, comunica che non intende mollare, che resta in pista e chiama in causa la maggioranza di Alberto Cirio che ha amministrato il Piemonte in questi cinque anni.

Abbiamo davanti – denuncia - la peggior classe dirigente locale della peggior destra di sempre: tra condannati, incapaci, sottosegretari che dovrebbero dimettersi, gente che spara alle feste di Capodanno e chi più ne ha più ne metta. E abbiamo una sanità al collasso, i trasporti tra i peggiori d’Italia, una filiera del lavoro non più tutelata”. 

Se è critico il suo giudizio sul passato, ancora più è severo sulle prospettive.

Il governatore – afferma in un’intervista al quotidiano La Repubblica - è un uomo solo. Capisco il suo imbarazzo nel dover fare i conti con personaggi come Marrone, Montaruli, Pozzolo e Delmastro”.

Gribaudo rivolge un appello, oltre che all’Appendino, anche a Calenda e Renzi, ribadendo la sua disponibilità a voler competere con Cirio, persuasa che si debba fare di tutto per mettere insieme una coalizione che “unisca chi è davvero determinato a togliere il governo della Regione alla destra, che si presenta con la faccia moderata di Cirio, un uomo solo al comando perché circondato da assessori incompetenti”.

Sono a disposizione del mio territorio e della mia Regione. Non capisco – afferma ancora Gribaudo - cosa aspettino le forze politiche che si definiscono antifasciste, che sono per una sanità pubblica di qualità, per la tutela delle persone, a comporre un nuovo fronte largo e progressista, in linea con i valori del Piemonte”.

Noi siamo e vogliamo una Regione governata in ben altro modo. Possiamo costruire –  questo il suo appello - una squadra con molte donne, tanti giovani e grandi competenze. Mandiamo via questa destra, perché il nostro territorio e i piemontesi meritano di più”.

Giampaolo Testa

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