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Attualità | 14 gennaio 2024, 14:04

Saluzzo, restaurato il piccolo cimitero militare: la presentazione e l’onore alle sette salme sepolte [FOTO]

La cerimonia ha aperto la due giorni di celebrazioni per l'81° anniversario della Battaglia di Nowo Postolajowka. Presenti autorità militari e civili

Saluzzo, restaurato il piccolo cimitero militare: la presentazione e l’onore alle sette salme sepolte [FOTO]

L’onore alle sette tombe di militari da poco restaurate, ha aperto con profonda emozione, nel cimitero di Saluzzo,  la due giorni in ricordo del 81° anniversario della Battaglia di Nowo Postolajowka.

Autorità militari e civili, numerose penne nere  e penne bianche, il vicepresidente Ana Nazionale Gian Mario Gervasoni, il vescovo Cristiano Bodo che le ha benedette, si sono ritrovati ieri, sabato 13 gennaio presso il cimitero militare, situato sul lato sinistro del cosiddetto "cimitero monumentale".

Qui in un piccolo riquadro, in base alla convenzione del 1934, con l’Amministrazione militare e il Comune - ha ricordato il generale Giacomo Verda che ha aperto la cerimonia, riposano militari deceduti per malattia o altra causa durante il servizio militare, nello storico Quartiere di Cavalleria (ex Caserma Musso).

"In origine erano semplici fosse nella terra vegliate da una croce, imitante un tronco d’albero con la scritta Pax, su cui era infilata precariamente una corona composta simbolicamente di viole e gigli tigrati, significanti nel linguaggio moderno dei fiori la memoria e l’orgoglio, ma privilegiati fin dall’epoca romana nei riti funebri celebrati per i morti anzi-tempo", ha continuato il generale citando la ricerca di Anna Maria Faloppa, esperta di storia cittadina.

Nel restauro del 2023, avvenuto grazie al finanziamento del Comune, in collaborazione col Comitato Artiglieri “Aosta” e Ana "Monviso" questa corona è stata conservata al centro del piccolo cimitero militare, dove hanno trovato posto le sette salme di caduti: Pietro Pesenti, Pietro Dutto, Ilario Balotti, Remo Ferrari, Fidalmino Gronchi, Francesco Scialla, Domenico Terni.

Non sono soldati caduti in Guerra, come si legge dalle date dei decessi risalenti agli anni 30 con la più recente datata febbraio 1940, cioè alcuni mesi prima che l’Italia entrasse nel secondo conflitto mondiale.

Il vicesindaco Franco Demaria che ha seguito il progetto di restauro ne ha ricordato l’iter. Un omaggio ai militari defunti che segue il posizionamento del 12 dicembre scorso, nel padiglione storico del camposanto,  di una targa commemorativa e il rinnovo del loculo per 99 anni, in ricordo di una ragazzina di 12 anni: Teresa Gastaldi deceduta nell’unico bombardamento aereo avvenuto in città nella Seconda Guerra Mondiale.

“Sono passati alcuni anni da quando incontrai un signore, del quale non ricordo volto e nome -  che mi informò dell’esistenza di queste sepolture e della pessima condizione delle tombe. Portai l’argomento in Giunta e trovai piena disponibilità ad intervenire finanziando la risistemazione dell’area. Immediato è stato il coinvolgimento degli Alpini ed Artiglieri del Gruppo Aosta che ci hanno accompagnati nella progettazione e nella realizzazione dell’opera.

L’ aspetto importante è che dopo 90 anni dalla convenzione del Comune con l’Amministrazione Militare, rendiamo onore a sette giovani ragazzi/soldati che, probabilmente durante il servizio militare, sono morti per malattie diverse”

Il loro atto di morte riporta infatti che a far denuncia dell’avvenuto decesso è il Presidente del Regio Ospedale di Saluzzo.

"Li riprendiamo in carico e li vogliamo ricordare in questi due tristi giorni in cui commemoriamo unadelle più grandi tragedie del secolo scorso. La ritirata dalla Russia, la perdita di una interagenerazione di ragazzi della nostra provincia a causa di una folle guerra".

Tra i presenti alla cerimonia, il vicepresidente Ana Nazionale Gian Mario Gervasoni e il senatore Giorgio Maria Bergesio, che ha ringraziato l'Amministrazione saluzzese, Artiglieri e Alpini per l’intervento, ponendo l’accento sui valori delle penne nere, sull’importantanza della difesa militare insieme alla memoria per il mantenimento della pace e, sul ruolo chiave,  in questa direzione,  che nel 2024 avrà l’Italia con la presidenza del G7.

Chi sono i sette militari sepolti? (ricerca di Anna Maria Faloppa)

Pietro Pesenti, artigliere di anni 26, nato a Bracca di Costa Serina, provincia Bergamo, morto il 25.01.1940  di professione contadino, celibe, appartenente al 2° Reggimento Artiglieria Alpina, morto di broncopolmonite (tomba n. 5 sito militare)

Pietro Dutto caporale alpino di anni 21, nato a Centallo provincia Cuneo, morto il 08/05/1936  di professione contadino, celibe,appartenente al 2° Reggimento Alpini (tomba n. 59 sito militare)

Ilario Balotti, fante di anni 23, nato a Lama Mocogno provincia di Modena, morto il 22/02/1940 celibe, appartenente al 44° Reggimento Fanteria, morto di febbre tifoide (tomba n. 7 sito militare)

Remo Ferrari  artigliere di anni 21, nato a Albareto di Modena, morto il 05/07/1938 in Via Spielberg 58 (Ospedale) celibe, agricoltore, appartenente al 7° Reggimento Artiglieria GAF (guardia alla Frontiera) (tomba n. 1 sito militare)

Fidalmino Gronchi  fante di anni 21, nato a Volterra in provincia di Pisa il17/09/1914, morto il 02/05/1936, professione agricoltore, celibe, appartenente al 44° Reggimento Fanteria (tomba n. 10 sitomilitare)

Francesco Scialla, data di morte incerta, appartenente 7° Reggimento Artiglieria GAF (guardia alla Frontiera) (tomba n. 3 sito militare)

Domenico Terni, soldato di cui si è a conoscenza solo della data di morte:  06/10/1933 (tomba n. 4 sito militare).

Vilma Brignone

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