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Attualità | 13 gennaio 2024, 19:32

Borgogno: "Trapianti, sanità piemontese prima in Italia e tra le prime al mondo. Donare è un atto di umanità"

L'ex sindaco di Borgo, 80 anni di cui da 22 trapiantato di fegato, è presidente nazionale Aitf: "Noi trapiantati ci inchiniamo di fronte a coloro che fanno in vita questa scelta"

La campagna di AITF con Luciana Litizzetto

La campagna di AITF con Luciana Litizzetto

E' stata la notizia del giorno: per la prima volta in Italia équipes delle Molinette sono andate a Cuneo e hanno fatto rinascere un cuore e un fegato donati. Gli organi rivitalizzati sono stati trasferiti alle Molinette funzionanti fuori dal corpo del donatore dentro sofisticate macchine di perfusione che li hanno tenuti in vita in viaggio, per poi essere trapiantati con successo.

E proprio sulla notizia è intervenuto Marco Borgogno, ex sindaco di Borgo San Dalmazzo, 80 anni di cui 22 da trapiantato di fegato. Da 10 è presidente dell'AITF, l'Associazione Italiana Trapiantati di Fegato, che ha sede a Torino. 

Marco Borgogno ha sottolineato l'eccellenza della sanità in materia di trapianti d'organo. "La collaborazione tra l’ospedale di Cuneo e le Molinette di Torino ha permesso, grazie ad una donatrice della Valle Po, di salvare due vite umane: una in attesa di un cuore e l’ altra in attesa di fegato e di dare la possibilità ad altri due dializzati di poter tornare ad una vita normale con un rene funzionante. Questo è stato possibile grazie alla donatrice ma anche in presenza delle recenti macchine a perfusione “normotermiche”, che consentono di irrorare l’organo con il suo sangue fuori dal corpo umano", spiega.

Si tratta di un sistema in funzione da un paio d’anni che permette, oltre al caso in specie, il prelievo dell’organo a cuore fermo e non più legato solamente alla morte cerebrale. "In una sanità in difficoltà e spesso giustamente bistrattata per i tempi di attesa degli esami e delle prestazioni ambulatoriali, quella piemontese dei trapianti è al primo posto in Italia e tra le prime al mondo e il sistema trapianti in Italia è gestito in modo impeccabile dal Centro Nazionale Trapianti in costante collegamento con le sedi regionali. È infatti noto che tra il prelievo di un organo e il suo successivo impianto possono trascorrere poche ore, non giorni; quindi non vi è tempo da perdere!"

Conclude Borgogno: "Questa notizia evidenzia come la donazione degli organi rappresenti un atto umanitario di grande altruismo. Noi trapiantati ci inchiniamo di fronte a coloro che fanno in vita questa scelta, evitando ai familiari di dovere assumere decisioni drammatiche in momenti tragici. E le famiglie dei donatori sono sempre nei nostri cuori. Purtroppo in Italia l’opposizione alla donazione è ancora elevata, con il rischio che gli 8.000 pazienti oggi in attesa di un organo per poter vivere, non riescano a raggiungere il loro obiettivo".  

A tal proposito l’AITF, in collegamento con il Centro Nazionale Trapianti, sta promuovendo una campagna per sensibilizzare alla donazione grazie alla disponibilità di Luciana Littizzetto.

redazione

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