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Attualità | 12 gennaio 2024, 07:09

Il 2023 è stato l'anno più caldo di sempre a livello globale e nella Granda?

Le riflessioni di Datameteo Educational, l'associazione buschese che da anni si occupa di clima e di formazione su tematiche che riguardano tutti

Il letto del fiume Stura, a Cuneo, completamente privo d'acqua (foto di repertorio)

Il letto del fiume Stura, a Cuneo, completamente privo d'acqua (foto di repertorio)

L'associazione Datameteo Educational OdV-ETS, attenta agli effetti del cambiamento climatico, esprime preoccupazione per la poca risonanza che hanno avuto i dati scientifici inequivocabili che l’autorevole fonte Copernicus, il programma di monitoraggio spaziale, meteo, climatico ambientale finanziato dall’Unione Europea, ha evidenziato in un post pubblicato il 9 gennaio.

In quel post viene indicato che il 2023 è stato a livello globale il più caldo da quando abbiamo i dati meteorologici, ovvero 150 anni, ma anche considerando quelli paleoclimatici, ovvero la storia climatica degli ultimi 125.000 anni.

Clima imprevedibile e in alcune zone invivibile già adesso. Il fenomeno della migrazione climatica, oltre che ad essere divenuto una stringente realtà, sta risultando una emergenza a livello mondiale, quasi del tutto ignorata.

Dal 2015 le nazioni del mondo si sono impegnate a non raggiungere il fatidico limite di 1.5°C di aumento medio (sinora solo a parole) prima della fine del secolo. In realtà ci stiamo arrivando con ben 76 anni di anticipo.

A questo punto è lecito domandarsi cosa succederà all’agricoltura con queste siccità perduranti, agli ecosistemi già di per sé fragili, alle comunità montane o collinari alla prese con eventi sempre più estremi, alle nostre zone in balia di eventi sempre più localizzati nel tempo ed alluvionali.

Il pensiero più stringente va però agli anziani sempre più alle prese con nuovi scenari rischiosi per la salute, ai ragazzi che in un mondo ultra digitalizzato si trovano lanciati su di un razzo governato dal cronometro del cambiamento climatico che sta scandendo un preoccupante conto alla rovescia.

In Piemonte la temperatura media annuale è stata di circa 11.2°C, superiore di 1.3 °C rispetto al periodo climatico di riferimento (il trentennio 1991-2020). In ben 10 su mesi su 12 la temperatura media mensile è stata superiore alla norma.

In provincia di Cuneo il riscaldamento globale sta galoppando, facendo registrare temperature che sinora in pochi casi in pianura sono scese sotto lo zero, anche come valori minimi, come si evince dal dato meteo del grafico della stazione meteorologica di Busca inserita nel progetto dell'associazione Clima Km Zero.



Occorrono strumenti, progettualità e informazione per imparare ad essere resilienti al cambiamento climatico, a non sprecare le risorse e ad essere attenti ai segnali del tempo per pianificare le nostre attività in sicurezza.

L'associazione Datameteo Educational OdV-ETS è attenta a questi temi e ha sviluppato progetti come gli educational I Ciceroni del Clima o il monitoraggio del clima a livello locale, non solo per informare ma anche per offrire soluzioni semplici per risparmiare risorse ed essere allo stesso tempo cittadini più coscienti ed informati

Per info sulle attività dell'associazione di cui è presidente Paolo Caraccio,  consultare il sito https://datameteo.education/

 

Datameteo

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