Dopo le parole del consigliere regionale della Liguria Enrico Ioculano e dopo il dibattito in consiglio regionale sulle tempistiche per la riapertura del tunnel di Tenda, Anas interviene per dare la propria versione sui giornali del gruppo editoriale Morenews in merito alle questioni sollevate in assise.
“Durante l’esecuzione dei pali di fondazione di una delle due spalle sono emerse difficoltà tecniche legate alla natura del terreno - spiegano da Anas - ma è stata approntata una soluzione che consente l’esecuzione dei pali con una tempistica in linea con il cronoprogramma dei lavori che prevede l’ultimazione degli interventi entro giugno 2024. In merito, inoltre, agli aspetti economici di cui la controparte francese non sarebbe al corrente, si ribadisce che ogni spesa è puntualmente sottoposta alla CIG, organismo che è deputato a valutare ogni aspetto relativo ai finanziamenti”.
“Peraltro, non corrisponde al vero che i piani della sicurezza sarebbero stati presentati il 6 dicembre e il progetto sarebbe stato modificato in seguito - conclude Anas - si conferma che le lavorazioni sono in piena esecuzione e che al momento in cantiere sono presenti oltre 160 operai operativi 20 ore al giorno ed è stato richiesto all’impresa esecutrice di integrare l’organico per arrivare ad avere in cantiere entro gennaio circa 200 operai”.
La versione di Anas non cambia, nonostante i numerosi dubbi del territorio. Viene ribadita l’intenzione della riapertura entro giugno 2024 e, al contempo, si rassicura in merito alla quantità di operai impiegati. Per quanto riguarda le tempistiche per le palificazioni, invece, si sarebbe trattato solamente di un inconveniente tecnico.