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Attualità | 08 gennaio 2024, 11:05

Biodigestore di Borgo San Dalmazzo: dopo mesi di silenzio a che punto siamo?

Boselli (Indipendenti) chiede a Manassero la convocazione di una commissione consiliare con i vertici CEC e ACSR: "Inspiegabile mancanza di notizie"

Biodigestore di Borgo San Dalmazzo: dopo mesi di silenzio a che punto siamo?

Biodigestore di Borgo San Dalmazzo: a che punto siamo? Se lo chiede il consigliere comunale di Cuneo Giancarlo Boselli (Indipendenti), chiamando in causa la sindaca Patrizia Manassero perché aggiorni il prima possibile l’amministrazione del capoluogo.

Boselli “Inspiegabile mancanza di notizie”

Ad oggi, inspiegabilmente, non è stata fornita alcuna notizia pubblica sull’andamento della gara di appalto né su chi l’abbia vinta – scrive Boselli - : le cittadine e i cittadini hanno il diritto di poter conoscere lo stato delle cose con un’adeguata comunicazione attraverso i media”.

Si chiede, insomma, che Manassero informi il prima possibile la conferenza dei capigruppo e la competente commissione consiliare – convocando i vertici di CEC e ACSR – sullo stato delle procedure legate all’ampliamento e alla costruzione del biodigestore in località San Nicolao.

Gara d’appalto “in corso”

La gara d’appalto a cui fa riferimento il capogruppo di via Meucci è stata aperta lo scorso 26 giugno e scaduta alle 17 del 5 settembre. Il sito di ACSR segnala come “in corso” lo stato del documento.

L’ultima notizia prima di questa in merito al biodigestore riguarda il respingimento da parte del TAR del Piemonte – occorso a ottobre – del ricorso del Comune di Borgo San Dalmazzo rispetto alla misura di accoglimento dei 12,8 milioni di euro di fondi PNRR da parte di CEC e ACSR.

All’indomani della decisione del TAR il comitato “No Biodigestore” ha commentato lo sviluppo: Mauro Fantino (ex consigliere comunale) e i membri del comitato si sono detti pronti ad “aspettare al varco” il progetto in sede di Valutazione d’Impatto Ambientale.

A novembre, invece, il gruppo di maggioranza “Uniti per Borgo” ha rigettato l’affermazione secondo cui il ricorso è stato presentato oltre i termini previsti dalla legge e respinto al mittente i giudizi di “improvvisazione, superficialità e malafede” espressi da alcuni consiglieri ed ex consiglieri comunali: “Giudizi che riteniamo essere chiaramente al di sopra della dialettica politica e della critica legittima in quanto basati su dati di fatto falsi, con grave lesione all’onorabilità dell’amministrazione”.

In tutto questo, ACSR ha proseguito nella linea del “no comment” adottata praticamente sin dallo scorso febbraio.

Simone Giraudi

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