Sembra esserci qualche nube all'orizzonte sul futuro della sede del Politecnico di Mondovì, riaperta con grandi sforzi nel 2019 dopo un lungo fermo.
Come riportavamo, infatti, l'ateneo torinese si appresta a eleggere il nuovo rettore, con una votazione che si svolgerà entro la fine del mese, e tra le ipotesi programmatiche presentate dai tre candidati a succedere al professor Guido Saracco una tenderebbe a mettere in secondo piano l'interesse per il mantenimento delle sedi decentrate dal campus torinese.
Con l'elezione del nuovo rettore quindi potrebbe cambiare qualcosa per Mondovì? Forse.
La gestione delle sedi decentrate dell'ateneo è stato infatti uno dei quesiti affrontati dai tre docenti candidati Stefano Corgnati, Juan Carlos De Martin e Paolo Fino nel corso della seconda assemblea elettorale, che si è tenuta lo scorso 11 dicembre, organizzata nelle forme di un “confronto all’americana”.
Una delle ipotesi proposte prevederebbe, appunto, una valorizzazione del campus torinese a discapito delle sedi più lontane, come quella di Mondovì, per la riapertura della quale erano state messe in campo energie e sostegni economici grazie al Comune, alle fondazioni CRC e CRT, oltre all'attivazione di corsi di laurea professionalizzanti che hanno visto la partnership di Confindustria Cuneo e di numerose aziende del territorio.
"Ho letto ieri l'articolo pubblicato da TargatoCn, che mi è stato riportato anche da molti amici con i quali negli scorsi anni abbiamo lavorato per la riapertura del Politecnico nella nostra città - commenta il sindaco di Mondovì e presidente della Provincia Luca Robaldo (nella foto sotto) -. Siamo senza dubbio preoccupati per quanto prospettato da uno dei candidati al rettorato. La sede di Mondovì è stata riaperta grazie a uno sforzo collettivo del Comune e delle fondazioni bancarie, ma è stato soprattutto un sistema di rete territoriale che, grazie anche a Confindustria Cuneo e alle aziende del territorio, ha dato vita anche alle lauree professionalizzanti. Come amministrazione, insieme agli stakeholder, stiamo mettendo in campo attività di informazione atte a proseguire quello che è rinato nel 2019".
Per la riapertura dell'Università, il Comune di Mondovì aveva investito 124mila euro, oltre a farsi carico di parte delle utenze e, col sostegno economico delle fondazioni bancarie, ad aver garantito l'utilizzo dei locali a costo zero da parte dell'ateneo e la copertura di sei cattedre nel corso di questi anni di riapertura.
"Una notizia che desta ovviamente grande preoccupazione", la giudica Mauro Gola, presidente della Camera di Commercio di Cuneo (nella foto sotto), già presidente di Confindustria Cuneo -. La presenza del Politecnico a Mondovì contribuisce a rendere completa l'offerta formativa della nostra provincia e rappresenta un importante fattore di arricchimento per tutto il nostro sistema imprenditoriale. Si tratta di un presidio peraltro importante non soltanto per gli studenti che vi accedono da tutta la Granda, ma anche per quelli provenienti dalla vicina Liguria".
Le votazioni per l'elezione del nuovo rettore, come previsto dal regolamento di ateneo, si svolgeranno in due turni: il 16 e il 23 gennaio con un eventuale terzo turno il 30 del mese.