Con l’inizio dell’anno nuovo anche per il Comprensorio Alpino CA Cn1 è tempo di tirare le somme di quello appena conclusosi, e delle tante attività messe in campo negli scorsi dodici mesi.
A darne notizia è lo stesso Comprensorio, che con la sua superficie di 30mila ettari circa e gli oltre 300 soci iscritti figura come uno dei più ridotti in estensione della Regione Piemonte.
Prelevamenti di cinghiali: +353 dal 2022
Particolarmente degno di nota il risultato numerico della caccia programmata al cinghiale, iniziata il 17 settembre scorso e conclusasi a quota 855 prelevamenti di animali a fronte dei “soli” 502 del 2022. Un numero record che secondo il Comprensorio segnala come “i cacciatori abbiano ben compreso l’importanza del contenimento di questo animale selvatico e si sono fortemente responsabilizzati nei confronti di questa specie la quale, come ben si sa, sta creando notevoli problemi in particolare al comparto agricolo, sia per quando riguarda i danni alle colture ed ai pascoli, sia per tutto per ciò che concerne la preoccupante peste suina africana”.
“La caccia al cinghiale è stata fin qui praticata con la presenza delle foglie sugli alberi, che limitano fortemente la visuale e in totale assenza della neve, che da una parte spinge gli animali a valle e dall’altra ne rende più facile l’abbattimento” si legge ancora nella comunicazione diramata nelle ultime ore.
Attenti alla trichinellosi!
Ma le attività riservate alla popolazione dei cinghiali risultano anche legate a doppio filo al tema sanitario, sul quale il consorzio da anni svolge un’importante operazione di controllo con risultati riconosciuti a livello regionale soprattutto per quanto riguarda sue patologie specifiche.
“Nello specifico, la trichinellosi ovvero una zoonosi dovuta all’ingestione di carne cruda o poco cotta di maiale e cinghiale contenente una o più cisti di un parassita omonimo – si legge ancora nella comunicazione ufficiale - . Sull’argomento il Comprensorio Cn1 ha messo in contattato i tecnici del laboratorio IZS di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta con il servizio veterinario dell’Asl Cn1”.