Si chiude un anno politico i cui passaggi essenziali sono stati caratterizzati da eventi nazionali che hanno avuto riflessi anche in provincia di Cuneo.
Il 2023 non ha visto significativi appuntamenti elettorali se non una modesta tornata amministrativa a metà maggio, che nel Cuneese ha riguardato però soltanto 13 Comuni: Acceglio, Alto, Bergolo, Castelmagno, Castelnuovo di Ceva, Cossano Belbo, Montaldo Roero, Murello, San Michele Mondovì, Vernante, Vicoforte, Villanova Mondovì e Vezza d’Alba.
Il maggiore, l’unico a superare i 5000 abitanti, Villanova Mondovì (5.819); il più piccolo, non solo della Granda ma di tutta Italia, Castelmagno ( 53 abitanti).
L’unica sfida di un certo rilievo è stata quella di Villanova Mondovì, dove si contendevano la guida del municipio Michele Pianetta e Roberto Murizasco.
La competizione si è risolta a favore di quest’ultimo, attuale sindaco.
Due importanti appuntamenti congressuali, nel corso dell’anno che sta per concludersi.
Il primo, nazionale, del Partito Democratico a fine febbraio, che ha portato Elly Schlein alla segreteria nazionale al posto di Enrico Letta.
Il secondo, provinciale, di Fratelli d’Italia fine novembre, che ha visto riconfermato alla guida del partito William Casoni.
Per quanto riguarda il Pd, Schlein ha battuto, grazie al voto dei non iscritti, il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, dato confermato anche in provincia.
Netta l'affermazione della 37enne deputata che in provincia era appoggiata da alcuni grandi elettori: la deputata Chiara Gribaudo, il consigliere regionale albese Maurizio Marello, la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero, l’ex sindaco di Saluzzo ed ex consigliere regionale Paolo Allemano.
Schlein ha vinto in tutti i 15 seggi del Cuneese ottenendo 3.862 voti (67,61%) contro i 1.850 (32,39%) di Bonaccini.
Le percentuali più alte le ha ottenute ad Alba – Mussotto (83,82%), Alba 1 (73,57%), Dogliani (78%), Montà (76,19%), Carru’ (73,58%), Cuneo (72,54%), Fossano (71,63%),
A trainare la vittoria di Schlein in provincia di Cuneo i circoli dell’Albese, seguiti da quelli di Cuneo e Fossano.
Per quanto riguarda Fratelli d’Italia, forza politica che detiene la maggioranza relativa nel Cuneese, il congresso del 25 novembre – pur in una cornice formalmente unitaria - ha visto prevalere l’asse Casoni-Ciaburro-Bongioanni.
Contestazioni sulle modalità del voto si sono avute da parte della minoranza che fa capo alla componente Chiarenza-Giordana.
Inoltre, sempre nel 2023, non si può non menzionare la morte di Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia e già tre volte Presidente del Consiglio, avvenuta il 12 giugno a Milano, che ha avuto vasta eco anche nella Granda, dove il partito azzurro conta rilevanti posizioni di potere.
Sono infatti forzisti il presidente albese della Regione Piemonte Alberto Cirio, il sindaco di Alba, Carlo Bo, il consigliere regionale di Cervere Franco Graglia e due consiglieri provinciali, Graziella Viale e Massimo Antoniotti.
L’addio a Berlusconi chiude un’epoca lunga trent’anni iniziata nel gennaio 1994 con il messaggio agli italiani che annunciava la sua “discesa in campo” e determinava l’inizio di quella che sarebbe stata chiamata “Seconda Repubblica”.
Il 2024, dal punto di vista elettorale, si annuncia decisamente più interessante, visto che il 9 giugno si terranno in contemporanea le elezioni europee, regionali ed amministrative, che, nel Cuneese, vedranno andare alle urne gli abitanti di 172 Comuni, tra cui quattro delle sette “sorelle”: Alba, Bra, Fossano e Saluzzo.