Sono tornate a casa le quattro oche che il 16 settembre scorso erano state investite dallo sversamento di 'naftone' nella bealera Lavandaro, avvenuto per colpa di ignoti poco più a monte, nella frazione Baraccone.
Gli stessi volontari della Protezione Civile di Magliano Alfieri sono andati stamane a riprenderle nel Centro Recupero Animali Selvatici di Sommariva Perno dove sono state ripulite e tenute in custodia in questi mesi.
Da questa mattina sguazzano di nuovo nelle vicinanze della chiesa di frazione Sant’Antonio.
Pierluigi Somano e Carlo Ghibaudo volontari del gruppo maglianese raccontano: “Ci è stato comunicato che i residui di idrocarburi nel rio non oltrepassano i limiti richiesti per le aree pubbliche e che pertanto le oche potevano tornare. Così siamo andati a recuperarle. Nel periodo in cui sono state in cattività una delle quattro deve aver alzato la cresta e le altre l’hanno presa un po’ di mira: speriamo che tornando nel loro habitat naturale facciano pace!”.
Non è ancora venuto alla luce chi quel sabato sera si è liberato di quel combustibile melmoso in modo decisamente criminale, riversandolo in un tombino, dal quale ha tracimato in bealera.
I sindaci di Castagnito Carlo Porro e di Magliano Alfieri Giacomina Pellerino hanno presentato a suo tempo denuncia contro ignoti.
Le quattro simpatiche oche maglianesi sono tornate dunque in tempo per il Natale trovando un clima decisamente poco invernale e l’acqua pulita.