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Attualità | 21 dicembre 2023, 07:07

Garessio, al via il cantiere per la ricostruzione del ponte Odasso

Partiranno a breve i lavori, finanziati a valere sul PNRR e affidati alla ditta Bertero Mario srl di Santo Stefano Roero. Perplessità dalla minoranza: "Come verrà riorganizzato il mercato e come ridotti i disagi per i commercianti del borgo?"

Garessio, al via il cantiere per la ricostruzione del ponte Odasso

Il nuovo anno a Garessio si aprirà con l'avvio del cantiere per la ricostruzione del ponte Generale Mario Odasso, abbattuto nel 2020, in seguito all'alluvione (leggi qui). 

IL PUNTO

Nel mese di dicembre dello stesso anno il borgo Ponte era stato ricollegato con una passerella Bailey presa in affitto dal comune, mentre a gennaio 2021 era già stato presentato il concept, firmato Giugiaro, per il nuovo ponte (leggi qui).

La ricostruzione è poi diventata una corsa contro il tempo perché il costo dei lavori è stato finanziato a valere sul PNRR, che impone una crono tabella che non può non essere rispettata. 

Il comune così ad ottobre 2022 ha deciso di non stare fermo a guardare e quindi si è accollato le spese per i carotaggi, fondamentali per la ricostruzione del ponte, in modo da rispettare i tempi.

E come previsto dal PNRR prima del 31 dicembre 2023, sono stati affidati i lavori alle imprese. Ad annunciarlo, lo scorso ottobre, era stato proprio il sindaco Ferruccio Fazio, in occasione di un incontro con Confartigianato Cuneo sulle criticità della statale 28.

A realizzare l'opera, il cui costo è di circa 2,7 milioni, sarà la ditta Bertero Mario srl di Santo Stefano Roero e i lavori dovranno concludersi entro fine 2024. 

IL NUOVO PONTE ODASSO

Sarà un ponte pedonale, moderno, a campata unica, senza sostegni nell’alveo, in modo che sia sollevata il più possibile per distanziarsi dai livelli delle acque riscontrati nei casi di piena.


"Il ponte - aveva spiegato il designer Giorgetto Giugiaro alla presentazione del concept - sarà sorretto da un ampio e scenografico arco in legno lamellare che incorpora tiranti in acciaio. Gli elementi in legno traggono origine dalle risorse del territorio. L’arco ospiterà anche i sistemi di illuminazione sia per funzionalità che per resa estetica. Per continuità col contesto del centro storico la carreggiata e il camminamento saranno piastrellati in porfido. Gli accessi al ponte saranno ampi mentre a metà percorso la carreggiata si allargherà per costituire uno spazio di sosta dotato di panchine: un nuovo luogo di futura aggregazione che possa favorire la rilassata fruizione del panorama". 

L'INTERROGAZIONE DELLA MINORANZA

Mentre si accingono a partire i lavori, i consiglieri di minoranza Isaac Carrara, Renza Roberi e Anna Maria Nasi, hanno depositato un'interrogazione da discutere in sede del prossimo consiglio. 

I consiglieri chiedono al sindaco e all'amministrazione, visto che il cantiere partirà a breve, coinvolgendo tutta la superficie di fronte al Bar Curini e lo spazio compreso tra le Scuole Medie e il Bar Kavarna; oltre al piazzale Indemini; come si intende procedere per garantire il minor disagio possibile a commercianti e cittadini. 

"Nei giorni scorsi - scrivono i consiglieri - è circolata la notizia che si sarebbe deciso di trasferire nel periodo di esecuzione dei lavori il mercato del venerdì mattina nel piazzale del Cimitero; considerato che il mercato del venerdì mattina porta un notevole incremento al lavoro dei commercianti della Borgata Ponte, oltre a comportare altresì un notevole afflusso di persone e veicoli nella zona. Inoltre, considerato che non sono chiare le modalità di fruizione del piazzale del mercato ai fini del cantiere, non è finora stato possibile capire se vi saranno interferenze con l’accesso a via Polti, che verrà sicuramente interessata dai lavori in sponda destra per la realizzazione della spalla del ponte."

Carrara, Roberi e Nasi chiedono quindi di: "Conoscere quale sarà la dislocazione del cantiere nelle varie fasi di esecuzione dei lavori e quali aree verranno interessate anche in modo parziale; quali iniziative siano state intraprese per mitigare i disagi dei commercianti e della popolazione delle zone interessate dai lavori; se sia possibile condividere con la popolazione un cronoprogramma delle fasi attuative del progetto comprensivo delle interferenze con la viabilità; se siano state prese in considerazioni alternative all’occupazione del piazzale Indemini e allo spostamento dell’area mercatale quali ad esempio: un confronto con i proprietari dell’ampia area incolta che fiancheggia il Piazzale per un eventuale utilizzo ai fini del cantiere; uno spostamento parziale del mercato su una parte ridotta del piazzale e di Viale Marro; E infine se siano state prese in considerazione nel periodo dei lavori un uso di Piazza Marconi, se non interessata dalle aree di cantiere, e Piazza S. Caterina come area di parcheggio a disco per i clienti dei negozi".

Arianna Pronestì

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