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Attualità | 21 dicembre 2023, 17:16

Briga Alta avrà una pista di atterraggio per l’elisoccorso

Approvato l’accordo tra Provincia e Comune per la realizzazione della piazzola in borgata Piaggia. La Fondazione Crc parteciperà alla spese con un contributo da 30mila euro

Briga Alta avrà una pista di atterraggio per l’elisoccorso

Briga Alta avrà una pista di atterraggio per l’elisoccorso e gli interventi di emergenza. Il presidente della Provincia Luca Robaldo ha firmato un decreto con cui si approva lo schema di accordo convenzionale tra Provincia e Comune di Briga Alta per la realizzazione di una piazzola di atterraggio vicino alle abitazioni della borgata Piaggia, dove ha sede il municipio.

L’accordo definisce tempi, modi e aspetti finanziari per la gestione unitaria delle attività di interesse comune a cui parteciperanno la Fondazione Crc con 30 mila euro, il Comune di Briga con 10 mila e la stessa Provincia di Cuneo con altri 10 mila euro.

Il presidente Robaldo: “Poter disporre di una pista di atterraggio per i mezzi di soccorso è di importanza fondamentale per un territorio come Briga così lontano dai principali centri e rappresenta un presidio essenziale per garantire un’assistenza sanitaria d’urgenza di alto livello”.

“E’ un segnale d attenzione alla nostra montagna – aggiunge il consigliere provinciale delegato Silvano Dovettae ancora una volta la Provincia dimostra sensibilità a questo tema andando a fornire un punto di soccorso in una zona molto difficile dove non c’erano servizi a favore della popolazione che, pur tra le difficoltà, rimane a vivere in montagna”.

In base all’accordo sarà il Comune di Briga Alta a occuparsi della progettazione e della realizzazione concreta della pista di atterraggio, oltre a documentare l’intervento al termine dei lavori.

Il sindaco Federica Lanteri: “Siamo molto contenti di questa iniziative perché viene incontro a una esigenza reale del territorio, dei cittadini e anche di coloro che frequentano le nostre zone. Ci troviamo, infatti, in una situazione molto particolare perché siamo molto lontani da tutti gli ospedali, a circa 100 dal primo pronto soccorso che è a Mondovì e a 49 km da quello di Imperia, in un’altra regione. Siamo molto grati al presidente Robaldo che ha capito e ci è venuto subito incontro con il consigliere Danna, coinvolgendo altri soggetti nel progetto e rendendolo fattibile”.

C. S.

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