Importante novità quella che il nuovo porterà in dote con riguardo alla definitiva messa in esercizio dell’autostrada Asti-Cuneo: dal 1° marzo 2024 sul tratto tra Asti e Alba dell'A33 sparirà la barriera di Govone e sarà sostituita dal cosiddetto "free flow". Il termine anglosassone riconosce un sistema di pagamento del pedaggio autostradale attraverso "portali" installati lungo il tratto che, per mezzo di telecamere, leggono automaticamente le targhe dei mezzi che lo attraversano e riscuotono il pagamento attraverso dispositivi di telepedaggio (Telepass, Unipol, Axxès, DKV, Toll Ticket) oppure con metodi più tradizionali di cui dovrà farsi carico l’automobilista, che in quel caso verrà chiamato a collegarsi al portale dell’autostrada effettuando da lì il pagamento o rimediando gli estremi per il pagamento postale o bancario.
Secondo la Asti-Cuneo Spa, controllata della Astm del Gruppo Gavio, concessionaria dell’opera, il sistema rappresenta "il modo ottimale per l’escussione del pedaggio su una tratta caratterizzata dalla presenza di numerosi svincoli di interconnessione con la viabilità locale dei centri urbani compresi tra le città di Alba e Asti".
I portali previsti fra Asti e Cuneo saranno 8 in tutto, 4 dei quali sono quelli che alla scadenza del 1° marzo verranno attivati nella tratta tra Asti ad Alba, contestualmente alla rimozione della barriera di Govone e dalla messa in funzione della complanare che consentirà il passaggio gratuito sull’ex tangenziale alle auto in ingresso a Baraccone di Castagnito.
Cosa cambierà in concreto? Per la tratta "albese" dell’autostrada non sono previste variazioni di costo: il tratto tra Asti e Isola d’Asti rimarrà a libero transito per le percorrenze locali che transiteranno sotto il portale 1 mentre il pedaggio per le auto che compieranno l’intero percorso sino ad Alba Est sarà sempre di 2,60 euro. Chi utilizzerà le uscite intermedie di Isola d’Asti, Costigliole e Govone dovrà pagare esclusivamente il percorso effettuato.
I cambiamenti maggiori riguarderanno i pagamenti: si potrà pagare in modo immediato coi dispositivi di telepedaggio, attraverso registrazione al sistema Conto Targa oppure accedendo tramite un portale pagamenti che sarà attivato a breve. In alternativa presso "touch point" che saranno installati ad Alba e ad Asti o all’Info Point degli uffici autostradali di Govone. Il termine per pagare sarà fissato in 15 giorni. L’attivazione del sistema di pagamento verrà preceduta da una campagna di informazione e affiancata dall’attivazione di un numero verde gratuito.
Per luglio 2024 è attesa la seconda fase della transizione al nuovo sistema di pagamento, prevista con l’entrata in funzione del portale 6 tra Roddi e Alba Ovest e di quello denominato H all’ospedale di Verduno. Quest’ultimo servirà a "smarcare" i precedenti passaggi chi ha percorso l’autostrada perché diretto all’ospedale, assicurando così la gratuità di quella determinata percorrenza.
Una terza e ultima fase avverrà una volta che sarà completato il tronco A del lotto II.6, quello tra Roddi e Verduno, quando verranno attivate le porte 7 e 8 e rimosso il casello di Cherasco, completando così una transizione verso un sistema che si è già attirato qualche critica.
Tra quanti già nei mesi scorsi avevano storto il naso rispetto a questa modalità di pagamento c’era l'Osservatorio per la Tutela del Paesaggio di Langhe e Roero: "L'autostrada Pedemontana lombarda, inaugurata nel 2015, usa il sistema free flow, pare l’unico in Italia e con un sacco di contestazioni e ricorsi degli utenti – scriveva l’Odp nei mesi scorsi –. È sufficiente una semplice ricerca in Internet per accertarlo. IntoTheMinds.com, società che realizza ricerche di mercato in tutta Europa, il 18 febbraio 2022, relativamente alla Pedemontana Lombarda, scriveva sul suo sito: 'Si tratta della peggiore esperienza utente al mondo'".