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Politica | 20 dicembre 2023, 11:05

Verso le elezioni regionali, primo tavolo tra 5Stelle e Partito Democratico il 4 gennaio

Il Pd spera di trovare nella calza della befana una possibile intesa per il “campo largo”. Lo scoglio maggiore da superare, al di là degli aspetti programmatici, resta il nome del candidato presidente da contrapporre a Cirio

I tre consiglieri regionali 5 Stelle: Martinetti, Disabato, Sacco

I tre consiglieri regionali 5 Stelle: Martinetti, Disabato, Sacco

“Il primo incontro tra Partito Democratico Piemonte e Movimento 5 Stelle Piemonte in vista delle elezioni regionali 2024 si terrà il prossimo giovedì 4 gennaio. La data è stata definita ieri dopo un confronto tra la coordinatrice regionale del M5S Piemonte Sarah Disabato e il segretario regionale del Pd Domenico Rossi e un raccordo con i rispettivi livelli nazionali”.

È lo stesso gruppo regionale del Movimento a dare notizia con questa scarna nota stampa del primo tavolo 5 Stelle – Pd.

Un’occasione per capire se esistono le condizioni per dar vita al cosiddetto “campo largo” in vista delle elezioni regionali del prossimo anno.

La situazione nel centrosinistra – come noto - si è incagliata e il Pd appare in affanno; proprio per questa ragione l’incontro assume un particolare significato di “disgelo”. 

Riusciranno forze politiche che fino a ieri se le sono date di santa ragione a trovare un punto d’intesa nonostante le rispettive basi siano se non contrarie perlomeno perplesse?

 

La posta in gioco è alta per entrambi i partiti considerando che il centrodestra – ma più corretto è dire il presidente Cirio – ormai da mesi è in campagna elettorale. 

 

Nel Pd restano in pista Chiara Gribaudo, vicepresidente nazionale del partito e Daniele Valle, vicepresidente del Consiglio regionale, tuttavia le settimane passano senza si colgano segnali di possibili vie d’uscita.

I ripetuti appelli al Pd (sia interni sia da parte di gruppi civici) ad assumere iniziative sono tutti caduti nel vuoto e la corsa contro il tempo si fa ogni giorno più stringente.

Gli osservatori non nutrono particolare ottimismo sul fatto che dall’incontro possa scaturire un’intesa perché anche se sui programmi venisse trovato un accordo di massima, resta il nodo del candidato presidente.

Il fatto poi che non intervenga la vicepresidente nazionale del Movimento 5 Stelle, Chiara Appendino, ex sindaca di Torino, da poco promossa nel ruolo da Giuseppe Conte già la dice lunga.

Chissà se nella calza della befana il Pd troverà l’atteso regalo dai 5 Stelle o soltanto carbone?

Giampaolo Testa

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