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Attualità | 20 dicembre 2023, 17:46

Quel documento francese e la spaccatura nel Comitato di monitoraggio del Tenda

A Limone Piemonte, in Comune, la sindaca Avena ha mostrato quel documento "riservato" e ha chiesto al commissario Prisco di rispondere alle osservazioni firmate dal Prefetto della Regione Paca e che gettano nuove ombre e dubbi sull'opera

Quel documento francese e la spaccatura nel Comitato di monitoraggio del Tenda

Lunedì la manifestazione al Tenda. Il territorio si è presentato apparentemente unito a tutti i livelli, dalla Regione, alla Provincia ai Comuni alle associazioni di categoria.

Questa unità è stata richiamata anche dal presidente Alberto Cirio, giunto al cantiere a manifestazione finita, a causa di altri impegni istituzionali. "Dobbiamo fare squadra comune, utilizzare il modello Cuneo, non ci sono distinzioni politiche - ha dichiarato. Questo è un cantiere che c'è da dieci anni. Non diamo la colpa ma prendiamoci la responsabilità di finirlo. Facciamo massa critica perché si possa concludere quest'opera. Non esistono modello sinistra, destra, sopra, sotto; esiste un modello Cuneo, tutti insieme compatti e uniti per il nostro territorio che da sempre paga tanto e riceve poco".

Intanto, la Conferenza intergovernativa è stata rinviata a gennaio. Il viceministro Rixi è stato molto chiaro sul tema. Senza un territorio unito, non ci sarà alcuna Cig, perché il rischio di fare una pessima figura in un incontro internazionale è alto, qualora le richieste non fossero univoche e ci fosse tensione.

Unità del territorio per un'infrastruttura che, come ha detto ieri sera la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero, "serve come il pane".

Ma perché questa necessità di richiamare all'unità?

Perché qualcosa è successo, prima della manifestazione di lunedì al Tenda, nell'incontro a porte chiuse presso il Comune di Limone Piemonte, presenti i sindaci della valle, quelli di Cuneo e Borgo, il presidente della Provincia, l'assessore regionale Marco Gabusi, il commissario straordinario per il Tenda Nicola Prisco e i rappresentanti di Confcommercio.

Durante il suo intervento, la sindaca di Roccavione e presidente dell'Unione Montana Alpi del Mare, Germana Avena, ha letto un documento giunto a lei in forma riservata, ma già in possesso dell'ingegner Prisco. Porta la firma di Olivier Torlai, Prefetto della Regione PACA.

Un documento letto in quella sala e sul quale ha chiesto risposte precise proprio a Prisco. Sei pagine dalle quali emergono diversi punti che si possono riassumere con "aspetti tecnici che rischiano di avere gravi conseguenze sul futuro svolgimento dell'opera"

Osservazioni sul costo dell'opera, sul paravalanghe, sui muri di sostegno, sulla variante 5 e su tanti aspetti che la Avena ha definito senza mezzi termini "un macigno sulla realizzazione dell'opera".

La lettura di questo documento, di cui la platea cuneese non era informata, ha creato una frattura che non si sa se sarà sanabile all'interno del Comitato di monitoraggio del Tenda, costituito ad agosto scorso proprio per vigilare sull'andamento dei lavori e coordinato dalla Provincia nella persona di Luca Robaldo, il presidente.

Lui stesso non ha certamente gradito il mancato coinvolgimento di tutti i membri da parte della Avena su un documenbto così importante. La stessa Manassero, ieri sera, è intervenuta in Consiglio comunale rispondendo al consigliere Giancarlo Boselli. La Manassero è apparsa visibilmente alterata e anche delusa da quanto accaduto a Limone Piemonte, in sede di confronto a porte chiuse. "Gravissimo quello che è successo a mio parere a Limone - ha detto, facendo riferimento anche ad una battuta definita infelicissima. Ma quello che più l'ha amareggiata è la lettura di quelle informazioni riservate senza prima averle condivise con il Comitato. "A me giocherellare non interessa. Questa è un'infrastruttura indispensabile. Non voglio aprire polemiche".

La sindaca di Roccavione, a cui fa chiaramente riferimento quella di Cuneo, a sua volta evita le polemiche. Da sempre in prima linea per il Tenda, non può accettare che si metta in discussione il suo impegno per questa infrastruttura e per il suo territorio. Non vuole aggiungere altro, sottolineando che nessuno più di lei si augura che la galleria apra a giugno. Ma non riesce a crederci. 

Toccherà probabilmente a Luca Robaldo provare a ricucire lo strappo che si è evidentemente creato e sul quale Rixi non farà sconti. O il territorio ha un'unica voce sul Tenda o non si va ad un incontro internazionale.

Viene però da chiedersi, con quanto emerso dal documento in mano alla Avena, se basterà il territorio unito per dare risposte e soluzioni alle numerose questioni sollevate dalla Francia.

Barbara Simonelli

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