Anni e tanto lavoro per costruirsi una reputazione. E poi basta uno scivolone - seppur milionario - per vederla crollare. Difficile calcolare i reali effetti del "pandoro gate", che coinvolge il colosso dolciario di Fossano e l'influencer più famosa d'Italia, Chiara Ferragni.
Il profilo Instagram dell'imprenditrice digitale ha evidenziato un'emorragia di follower importante, ma sicuramente un'inezia rispetto a un seguito da oltre 29 milioni di follower. Sulle ripercussioni possibili, invece, per la Balocco, è difficile fare previsioni. Tanti gli utenti social che hanno scritto che non compreranno più i suoi prodotti e c'è da crederlo, almeno per un po'.
Ma è su un tempo più lungo che si dovranno misurare gli effettivi contraccolpi. Il bel visino della Ferragni sarà ancora così ricercato dalle aziende? E i frollini della Balocco, passata la buriana natalizia, saranno davvero boicottati dai consumatori?
In molti se lo stanno chiedendo e il tema ha ovviamente un rilievo per il territorio, dove Balocco dà lavoro a centinaia di persone, e quindi di famiglie. Il sindaco di Fossano Dario Tallone non ha dubbi sulla tenuta dell'azienda e sulla sua rispettabilità: "Parliamo di persone serie e oneste, da sempre vicine al territorio anche con la beneficenza. Penso alle tante società sportive sponsorizzate col marchio Balocco o al sostegno benefico alle associazioni che si occupano di sociale. Balocco c'è sempre. Non voglio dare alcun peso a quanto sta accadendo. Credo che l'azienda non avrà ripercussioni, presto si smonterà tutto".
Anche sul fronte sindacale, in particolare per quanto riguarda Cgil e Cisl - la Uil non ha rappresentanze in azienda - ciò che emerge è la realtà di un'azienda sana e corretta, con la quale contrattazioni e discussioni avvengono da sempre in un contesto di grande attenzione ai dipendenti. Così Alessandro Borello della FAI Cisl, insieme al segretario provinciale della stessa sigla Antonio Bastardi: "Dal 2007 con la Balocco esiste anche una contrattazione di secondo livello, cosa non scontata e piuttosto rara. Si lavora bene, ovviamente nella dialettica delle parti. Sulle eventuali ripercussioni di questa vicenda qualche timore c'è, perché i social, la Tv e i giornali li abbiamo visti e li vediamo tutti. Credo però che sa prematuro, adesso, avanzare delle ipotesi".
Loredana Sasia, segretaria provinciale della FLAI Cgil, sottolinea come non si fosse mai trovata a gestire una situazione di questo tipo. Questo rende, nei fatti, difficile valutare gli sviluppi economici e ancor prima occupazionali dell'intera vicenda. "Al momento non ci risulta che ci siano stati cali nella produzione. Nello stabilimento si continua a lavorare. La Balocco è un'azienda solida e sana. Si vedrà solo nei prossimi mesi se ci saranno state conseguenze".
Un'impressione confermata dal sindacalista Giancarlo Tocchi: "Anche nella turnazione degli addetti non c'è stata alcuna variazione, a conferma che in azienda tutto procede in modo normale, tra ordini, produzione e consegne da rispettare".
Alberto Battaglino, segretario provinciale della Uil Uila, pur non avendo rappresentanti nell'azienda fossanese, commenta: "I conti si faranno alla fine della stagione natalizia, perché gli ordini sono stati fatti già da tempo. A mio giudizio il rischio di un qualche contraccolpo economico c'è. Spiace, perché parliamo di un'azienda seria".