Una vita intensa, piena di ricordi e storie che raccontano un'epoca, un modo di vivere fiero e appassionato, con un grande equilibrio fisico e mentale, a dispetto della veneranda età: Giovanni Alutto, nato 107 anni fa a Ovello, una frazione di Barbaresco, è stato omaggiato domenica dal Comune, dagli alpini e dalla comunità.
Il decano degli alpini piemontesi, che attualmente risiede a Carmagnola, è uno degli ultimi reduci di Russia ancora in vita. A 21 anni fu arruolato come sergente maggiore nel II Reggimento della Cuneense, battaglione Borgo San Dalmazzo. Al ritorno dalla campagna di Russia, Alutto si sposa e diventa padre di due figli, Maria Olimpia e Gianfranco.
Racconta il sindaco di Barbaresco Mario Zoppi: "Abbiamo voluto organizzare un evento speciale per accogliere con orgoglio e festeggiare a sorpresa il nostro conterraneo con il quale non abbiamo mai perso i contatti. Rappresenta un esempio di fratellanza, una risorsa che mantiene viva la memoria ricordando amici e compagni che non sono più ritornati dal fronte russo. Ha vissuto la guerra e non si lamenta mai, ogni volta che lo vedo e lo sento mi si allarga il cuore. Ha una lucidità e una salute invidiabile. Gli ho regalato una magnum di Barbaresco e mi ha confidato, quasi scusandosi, che lui il vino lo beve con un po' d'acqua".
La giornata è iniziata con la celebrazione della Santa Messa e il rinfresco offerto dal Comune, Pro Loco e Gruppo Alpini. Si è svolto, in seguito, il pranzo presso il ristorante del paese. Erano presenti anche il vicepresidente della Regione Fabio Carosso, il vicepresidente della Provincia Massimo Antoniotti e la sindaca di Carmagnola Ivana Gaveglio.