Ha preso ufficialmente il via il cantiere per il recupero dell’ex mattatoio di Bra, stabile in disuso da qualche anno che ora, grazie ai fondi Pnrr, potrà essere restituito alla città in una nuova veste funzionale.
L'edificio, compreso tra via Solferino, via Ballerini e via degli Alpini nel quartiere Bescurone, necessita di una serie di interventi profondi finalizzati alla messa in sicurezza dello stabile, al restauro conservativo e al suo recupero funzionale.
Nello specifico, il progetto di recupero approvato dalla Giunta comunale, e prima ancora passato al vaglio della Soprintendenza ai beni artistici e culturali di Torino, prevede la demolizione di alcune torrette e la realizzazione di nuove strutture, interventi di consolidamento, impermeabilizzazioni, coibentazioni, la costruzione di controsoffitti e di cappotto interno, il rifacimento della copertura e dei pavimenti, la rifunzionalizzazione degli spazi e degli impianti.
Il progetto, e soprattutto i materiali utilizzati, rispetteranno i criteri ambientali fissati per legge e il principio del DNSH (Do No Significant Harm, ovvero la raccolta di linee guida affinché ogni attività di cantiere contribuisca in modo sostanziale alla tutela dell’ecosistema, senza arrecare danno a nessuno degli obiettivi ambientali) per raggiungere alti livelli di funzionalità ambientale e risparmio energetico.
L’intento dell’Amministrazione è quello di destinare l'immobile a centro multiservizi, prevedendo l'insediamento di attività legate non solo al quartiere ma al servizio dell’intera cittadinanza, in una generale ottica di rigenerazione urbana. Nel dettaglio, è previsto che nel rinnovato edificio trovino posto il Centro per l’impiego di Bra, oggi situato in via Vittone, lo sportello del Centro di servizio per il volontariato di via Magenta, il Centro famiglia dei Servizi sociali territoriali (ora in via Gianolio) e la sede della Banda musicale cittadina “Giuseppe Verdi”, oltre che il Comitato di quartiere Bescurone.
L’ammontare complessivo dei lavori è stimato in 3,6 milioni di euro, di cui 3 milioni coperti dai fondi PNRR ascrivibili al capitolo Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, altri 300 mila ottenuti grazie al rispetto di tutte le tempistiche della procedura prevista dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e i restanti provenienti da risorse comunali. I lavori, effettuati dalla ditta Cornaglia Fratelli di Caraglio che si è aggiudicata la gara d’appalto, si protrarranno per almeno 480 giorni.