Attualità - 13 dicembre 2023, 15:23

Cirio a Cuneo: "Il nuovo ospedale sarà a Confreria. Non si discute più"

Lo ha detto lunedì scorso, specificando che la scelta è stata fatta dall'assemblea dei sindaci, durante l'Annual Charity Event della Fondazione ospedale Cuneo

"Il nuovo ospedale sarà a Confreria. Non si discute più".

Il presidente della Regione Alberto Cirio mette fine, nuovamente, alle proposte alternative che, nell'ultimo anno, sono state avanzate in merito all'area deputata ad ospitare il nuovo ospedale di Cuneo.

Cirio ha voluto ribadirlo per l'ennesima volta - dopo che più volte lo ha fatto anche l'assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi - lo scorso lunedì 11 dicembre, intervenendo all'Annual Charity Event della Fondazione Ospedale Cuneo, che ha condiviso con il territorio l'enorme successo della raccolta fondi per l'acquisto della PET.

"Grazie per il lavoro che state facendo per l’ospedale hub della provincia - ha detto rivolgendosi in particolare alla presidente della Fondazione Silvia Merlo. Per l'istituzione che rappresento, l'impegno è quello di agire attraverso la realizzazione del nuovo ospedale, con un cronoprogramma certo. Ci metto la faccia anche quando ci sono problemi - chiaro il riferimento alle dimissioni del direttore generale Elide Azzan -. Ci impegniamo perché quello di Cuneo è l’ospedale hub, il più importante della provincia. Il luogo c’è, la localizzazione è definita e questa rimane, perché lo hanno deciso i sindaci. Non si discute più".

Cirio ha specificato, inoltre, che tra fine gennaio e inizio febbraio verrà convocata la Conferenza dei servizi.

Questo termine è condizionato dalle valutazioni, attese entro questo mese di dicembre, che perveranno dalla Bocconi di Milano, advisor per la parte economica finanziaria, e dall’Ausl Emilia-Romagna, advisor per la parte clinico-gestionale.

Saranno trasmesse alla Regione.

"Stiamo lavorando tutti nella stessa direzione: se ci mettiamo un mese in più per fare meglio un ospedale che durerà 100 anni, è un problema? - ha concluso il goverantore. Soldi pubblici? Ce ne sono 600 milioni, ma non bastano. Il fondo ex art 20 è la quota di cofinanziamento sia per Inail che per il PPP. Ribadisco: ci metto la faccia perché questa è la nostra priorità assoluta e l'attenzione è e resterà altissima".