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Economia | 29 novembre 2023, 07:01

Ad Alba la cerimonia conclusiva del 9° master in scienze e tecnologie alimentari intitolato a Michele Ferrero

Monsignor Vincenzo Paglia tra i partecipanti della tavola rotonda sull’intelligenza artificiale che accompagnato la consegna delle borse di studio ai migliori allievi del corso di studi sostenuto dalla multinazionale dolciaria

Un'immagine dall'apertura del 9° Master Michele Ferrero, il 30 novembre 2022 alla Fondazione Ferrero

Un'immagine dall'apertura del 9° Master Michele Ferrero, il 30 novembre 2022 alla Fondazione Ferrero

Si è svolta ieri, martedì 28 novembre, nell’auditorium della Fondazione Ferrero di Alba la cerimonia di chiusura della 9ª edizione del Master di II livello in Innovation in Food Science and Technology - “Michele Ferrero”, realizzato dall’Università di Torino in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, col finanziamento della Fondazione Ferrero e il sostegno tecnico-scientifico di Soremartec Italia.

Alla cerimonia sono intervenuti il presidente di Ferrero Spa e segretario generale della Fondazione Ferrero Bartolomeo Salomone, Luca Simone Cocolin, direttore del Master Program IX edizione, Lorenzo Morelli, coordinatore del Master Program X edizione, Roberto Menta, direttore dell’Unità Nutrition & Sustainability di Soremartec

Dolo il video saluto introduttivo di Brad Smith, vice chair and president Microsoft Corporation Seattle, si è svolta la tavola rotonda dal titolo “L’intelligenza artificiale: una questione morale?” a cui hanno partecipato monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, e Francesco Tumiatti, data and AI specialist manager Microsoft Corporation di Milano, moderati da Mario Rasetti, professore emerito di Fisica Teorica del Politecnico di Torino, Centai Institute. Nella loro conversazione sono stati sottolineati opportunità e limiti dell’AI.

Nel corso della mattinata, Mélanie Charron, Nutrition Research Platform manager, ha presentato “Lo storytelling del Master dalla voce degli studenti”, una serie di interventi in cui gli studenti del Master hanno raccontato il loro percorso accademico durante il Master attraverso i tre verbi contenuti nel motto della Fondazione Ferrero: lavorare, creare, donare.

Gli studenti che hanno frequentato il Master e conseguito il titolo nell’anno accademico 2022/2023 sono Cecilia Arese, Michela Cascone, Simone Giuseppe Cavallaro, Giorgia Chiaverri, Eleonora Comini, Ornella D’Auria, Camilla Orsola Mondino, Viola Pecce, Mattia Zazzaroni ed Edoardo Zotta.

Alla dottoressa Viola Pecce è stato assegnato un premio del valore di 10.000 euro per il miglior percorso accademico, mentre analogo riconoscimento è andato alla dottoressa Eleonora Comini per la miglior tesi finale. A tali premi, quest’anno se ne è aggiunto uno da 10.000 euro totali al miglior Team Progetto Businnes Case, composto da Cecilia Arese, Michela Cascone, Giorgia Chiaverri ed Edoardo Zotta.

Grazie al percorso di studi del Master, laureati con adeguata formazione in settori scientifici diversi (Farmacia, Medicina Veterinaria, Scienze Agrarie, Scienze dell’Alimentazione, solo per citarne alcuni), ottengono una preparazione di carattere interdisciplinare nel campo delle scienze e delle tecnologie dell’alimentazione umana, che consente loro di affrontare temi di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti alimentari, di sviluppo della qualità dei prodotti e dei processi.

In particolare, con il suo percorso di studi, il Master intende formare specialisti con conoscenze scientifiche interdisciplinari in campo tecnologico, medico biologico e chimico che consentano l’inserimento nel sistema produttivo di un’azienda alimentare, di un laboratorio di ricerca e sviluppo o in una società di consulenza, avendo una visione ampia e completa dei fattori che possono condizionare le scelte nella creazione di nuovi prodotti alimentari o nella riformulazione di prodotti esistenti.

Il Master ha la durata di un anno. L’attività didattica è composta di 60 crediti universitari (CFU), di questi 40 (400 ore) sono dedicati alla didattica frontale, 18 (450 ore) all’attività di training e 2 (50 ore) alla stesura della tesi.

C. S.

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