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Attualità | 29 novembre 2023, 18:33

Cuneo città omertosa? Sturlese: "Troppe situazioni opache. A differenza del sud, per ora, qui non si spara"

Nel consiglio comunale di ieri (28 novembre) il decano del consiglio comunale si è speso in parole dure rispetto alla questione degli affidamenti di incarichi professionali a membri dell'amministrazione comunale. La sindaca: "Parole che feriscono la città, Cuneo non è mafiosa"

Cuneo città omertosa? Sturlese: "Troppe situazioni opache. A differenza del sud, per ora, qui non si spara"

Il Comune di Cuneo non istituirà un registro in cui conservare – e rendere pubblico, ovviamente – i nominativi e i dati utili di tutti i professionisti a cui ha affidato lavori e incarichi, specie se facenti parte dell'amministrazione comunale stessa. 

Nella seconda serata del consiglio comunale di novembre, infatti, l'assise ha respinto l'ordine del giorno presentato da Indipendenti, Cuneo per i Beni Comuni e Cuneo Mia con dieci voti favorevoli e diciassette contrari.

"L'obiettivo che intendiamo raggiungere è chiaro – ha spiegato Giancarlo Boselli nel suo intervento di apertura – anche se ci teniamo a sottolineare che nell'attuale interpretazione giurisprudenziale la carica di assessore (tranne che con deleghe ai settori Lavori Pubblici e Urbanistica) e consigliere comunale non è incompatibile con l'esercizio di una libera professione all'interno del territorio del Comune amministrato, a patto che questi non approfittino della posizione per assumere utilità per sé o per gli altri, con il sindaco come garante".

"Ma quel tipo di posizione vantaggiosa può essere esercitata solo in questi due settori o, indirettamente, la presenza in giunta e in consiglio comunale può avere effetti distorsivi sulla situazione? Non proponiamo ovviamente una modifica della legge ma una grande 'operazione trasparenza' di cui il Comune stesso potrebbe vantarsi".

Questa, per così dire, la teoria. Ma – come ha detto lo stesso Boselli – "c'è una mucca in corridoio": diversi consiglieri si sono già espressi nel corso degli ultimi mesi contro alcune situazioni di dubbia opportunità politica relativa ad assegnazioni di incarichi legati ad alcune figure amministrative.

"Il problema esiste, al di là degli assessorati di riferimento – ha continuato l'indipendente – e non è una provocazione: se quegli assessori e quei consiglieri comunali si occupano di tante pratiche è perché, sicuramente, sono i più bravi. Ma non preoccupatevi, la democrazia è piena di mezzi di trasparenza indiretta e saremo noi a fare nomi e cognomi come già facciamo".

Sturlese: "Cuneo città omertosa"

L'argomento non ha lasciato indifferente la minoranza, che si è espressa in un tutta una serie di interventi anche molto duri nei confronti della tematica.

"Mi associo in toto a quanto è stato scritto nell'ordine del giorno – ha detto Franco Civallero (FI) - . Visto che tra gli assessori sono pochi i professionisti che esercitano pratiche edilizie, per evitare dubbi e fraintendimenti, perché non evitare in toto che prendano incarichi pubblici durante il periodo di governo?"

"Le situazioni che hanno ingenerato l'ordine del girono, assolutamente legittime, hanno posto l'accento sull'opportunità politica delle assegnazioni - ha aggiunto Lauria - : il ragionamento intimo ai consiglieri dovrebbe limitarsi a questo livello di lettura. La questione è ormai diventata un paradigma ripetuto che va avanti da parecchi. Non abbiamo mai visto un atto illecito, ma un'operazione inopportuna e imbarazzante sì".

Anche gli altri due consiglieri referenti delle forze di minoranza sottoscrittrici dell'ordine del giorno – Ugo Sturlese e Claudio Bongiovanni - hanno preso la parola. "Ovvio che al centro della questione ci sia il tema dell'opportunità politica e non l'eventuale incompatibilità tra carica ricoperta e nomine – ha detto il secondo - : se ci fosse davvero incompatibilità qualcuno si presenterebbe ancora a fare l'amministratore? In passato i sussurri nei corridoi della città erano ben più gravi di quelli attuali ma crediamo che una trasparenza più chiara e tangibile sia di maggior guadagno proprio all'amministrazione in senso lato".

"Gli incaricati di pubblico servizio devono attenersi a criteri di dignità e onore, concetti forse astratti ma chiari a tutti – ha aggiunto Sturlese, in un intervento poi particolarmente stigmatizzato da parte dei membri della maggioranza e dalla stessa sindaca - . Sono questioni che non riguardano nemmeno solo questa giunta, perché sono stati diversi i dirigenti che sono stati soggetti a critiche feroci, fondate e numerose per alcuni loro comportamenti opachi al limite dell'abuso d'ufficio. Ricordiamo che il nostro segretario comunale è stato condannato per aver firmato documenti in maniera illegittima".

Senza freni il decano del consiglio: "Una decina di anni fa ho avuto occasione di dire che in questa città come in molte altre d'Italia prevalgono atteggiamenti al limite dell'omertà. Le cose si bisbigliano ma nessuno denuncia mai; basti pensare che alcuni imprenditori, anni fa, mi hanno detto di essere stati informati dai responsaibli di settore sul futuro urbanistico di alcuni terreni di proprietà. Insomma l'unica differenza con il sud Italia è che, per ora, qui almeno non si spara".

"Questo clima di leggerezza ha sempre caratterizzato il Comune e i rapporti interni alla città – ha concluso Sturlese - , con i responsabili che hanno adottato tecniche di ginnastica urbanistica degne di una disciplina olimpionica. Ci pare il caso si venga fuori da questa situazione, ormai cinquantennale".

La maggioranza: "Proposta nasconde pura provocazione"

"L'avete detto anche voi, la carica di assessore o amministratore comunale non è incompatibile con l'assegnazione di incarichi sul territorio amministrato, e comunque la sindaca ha sempre realizzato vigilanza in questo senso in maniera puntuale e attenta – ha detto la consigliera Monica Pellegrino (Centro per Cuneo) - ; va bene la trasparenza, che comunque già viene esercitata da molto tempo con le pubblicazioni dei documenti e dei dati necessari sul sito internet comunale, ma facciamo attenzione a non ledere la privacy. Chiunque abbia contezza di un amministratore pubblico facente abuso della propria posizione in questo modo si può rivolgere ai consigli di disciplina degli ordini professionali".

Lo spazio dedicato al dibattito tra consiglieri ha visto poi anche – per quanto riguarda i gruppi di maggioranza – gli interventi di Stefania D'Ulisse (Cuneo Solidale e Democratica), Elio BeccariaLuca Paschiero (Crescere Insieme), tutti in qualche maniera in contrasto con quanto presentato dalle tre forze di minoranza proponenti.

"Da trentasette anni svolgo un'attività che risulta come 'parte lesa', in questa questione ma tengo a sottolineare che partecipare a una gara pubblica è già complesso così com'è: va bene la trasparenza ma non graviamo ulteriormente sulle procedure" ha commentato il primo.

"Per me non ci sarebbe nulla di male nell'iscrizione al registro perché il lavoro vado a cercarmelo ogni giorno e spero mi si scelga perché posso vantare conoscenze e competenze specifiche – ha aggiunto Paschiero – ma l'ordine del giorno è una provocazione. I nomi che girano specie sui progetti 'di sostanza', poi, non sono mai collegati con membri dell'amministrazione comunale".

A reagire in maniera più veemente alla parole delle minoranze è stata la D'Ulisse, che ha concordato con Paschiero nel definire l'ordine del giorno un mezzo per parlare di "altre cose": "Ho trovato di pessimo gusto citare quel che sta accadendo al dottor Musso, orribile definire la mia città una città omertosa e sgradevole dire che gli imprenditori sono stati imbeccati sulle modifiche urbanistiche – ha detto, in un intervento particolarmente accalorato - . In questi mesi ho sopportato allusioni, insulti e paragoni politicamente molto scorretti ma mi chiedo: se non ci sono elementi d'illegalità di cosa stiamo parlando?"

"Ritengo di essere una persona pulita e per bene che dal 1994 ha lavorato per costruirsi una reputazione di un certo tipo ed è da diciotto mesi che mi sento accusare di concussione e corruzione – ha aggiunto - . M'infastidisce e non lo tollero più. Avviso che la diffamazione può scattare da un momento all'altro, perché sono stufa di beccarmi ingiurie e insulti. Chi sa qualcosa dovrebbe andare da altre parti: fatelo, se credete, ma smettete di insinuare e seminare dubbi".

Manassero: "Cuneo mafiosa? Chiedo scusa ai cittadini"

Lo scaldarsi dei toni non ha lasciato indenne la sindaca Patrizia Manassero, che ha risposto con forza alle parole del consigliere Sturlese: "Ho grande rispetto e stima per la sua intelligenza ed esperienza ma così insulta i cuneesi che, nel tempo, hanno realizzato il proprio lavoro come amministratori in linea con la legge – ha detto - . Sta dicendo che Cuneo è profondamente mafiosa ed è qualcosa di inascoltabile. Chi c'era, qui dentro, durante la fase di costruzione del Piano Regolatore? Se le cose si sapevano si sarebbero dovute denunciare, anche questa è omertà. Parole di questo tipo feriscono la città, le chiedo scusa ufficialmente".

"Il tema della trasparenza è molto importante ma tutto quel che succede nel municipio è già a disposizione di chiunque voglia interessarsene tramite il sito internet comunale. Posso assicurare che gli assessori non acquisiscono incarichi professionali capaci di confliggere nella maniera paventata, mai: se vi renderete mai conto che ciò sta accadendo vi invito a chiamarmi, faremo insieme tutto il necessario" ha concluso la prima cittadina.

Simone Giraudi

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