Il cartello che segnala l'inizio dei lavori nell'area ex-Enel di Cuneo lo scorso 23 ottobre segnalava una generica specifica di "manutenzione straordinaria". Lo stesso cartello - poco più di un mese dopo – riporta la scritta "manutenzione straordinaria/demolizione fabbricati (SCIA) e alcune ulteriori aggiunte tecniche. In mezzo - ma non è detto, ovviamente, che le due cose siano direttamente collegate - la presentazione di un'interpellanza da parte del consigliere comunale Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni).
Il documento è stato discusso nella serata di ieri (lunedì 27 novembre) nell'assise consigliare cittadina. Sturlese ha espresso dubbi proprio in merito all'inizio dei lavori di demolizione, a suo dire iniziati solo dopo la presentazione di una CILA: "Com'è possibile che Portarossa abbia potuto iniziare l'attività?" ha chiesto nella presentazione dell'interpellanza.
"Non si parli di dimenticanza, rispetto alle indicazioni sul cartello – ha intimato il decano del consiglio comunale cuneese - : un tentativo fuori dall'ordinario, specie visto che i rapporti tra il committente e il Comune sono, come si sa, ben stretti. La città vive un contesto di esuberanza di interventi di edificazione mal controllati dall'amministrazione comunale: si procede per incarichi ad amici, collaboratori, conoscenti senza tener conto degli interessi di popolazione e commercianti".
(Le due versioni del cartello, prima e dopo la modifica)
Bongiovanni e Boselli bacchettano l'assessore
A interessarsi al futuro dell'area ex-Enel anche il consigliere Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia), che diverse settimane fa ha prodotto una lettera sull'argomento. E che ha lamentato il fatto che l'assessore Alessandro Spedale abbia parlato con un settimanale locale dando informazioni sul progetto, quando invece aveva suggerito a lui – proprio in consiglio – di richiedere l'accesso agli atti.
"Sia chiaro, non critichiamo l'operazione ma come si è concretizzata e sviluppata. Non si potevano dare direttamente, le notizie, pur proteggendo i dati sensibili? - ha detto - . Pare chiaro che l'assessore abbia preferito parlare con i giornali piuttosto che rispondere direttamente a un consigliere".
Giancarlo Boselli (Indipendenti) ha rincarato la dose: "La questione dell'aggiornamento del cartello è grave e mi aspetto che l'assessore si impegni per realizzare un'indagine specifica negli uffici" ha detto.
"L'assessore Spedale non è ancora intervenuto rispetto ad alcuni nodi già venuti al pettine per quanto riguarda il settore urbanistico – ha aggiunto Boselli rivolgendosi proprio all'assessore - . Ma lei rappresenta una sensibilità di carattere sociale importante nella storia dell'amministrazione comunale e dovrebbe comportarsi in una certa maniera".
Pellegrino: "Operazione non può non incontrare consensi"
Per la maggioranza è intervenuto il capogruppo di Centro per Cuneo, Vincenzo Pellegrino: "La colpa è nostra, perché spesso non siamo capaci di pubblicizzare ciò che di bello facciamo per la nostra città. E questa operazione ne è un esempio: non consumiamo ulteriore suolo, tre fabbricati c'erano e tre ci saranno e tra l'altro in una posizione preziosa. Siamo stati davvero molto in gamba a realizzare questa progettualità ma non abbiamo saputo spiegarla. Un servizio del genere avrebbe mosso l'interesse e l'accordo della città".
L'assessore Spedale ha rinnovato l'intenzione dell'amministrazione di non nascondere le cose né ai consiglieri né alla cittadinanza: "Anche sui permessi di costruire convenzionati, che non prevedono la votazione in consiglio, secondo noi è importante se ne discuta in commissione consiliare – ha detto - , infatti avremo nel corso del prossimo anno diverse occasioni di chiarimento".