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Politica | 20 novembre 2023, 07:45

Cirio ribadisce la sua disponibilità, quasi una sollecitazione a Meloni per ricevere il via libera

Il presidente addossa i ritardi dell’ufficializzazione della ricandidatura alle “liturgie della politica” anche se sa bene che la questione su cui Fratelli d’Italia vuole rassicurazioni è la “sua” lista civica

Cirio ribadisce la sua disponibilità, quasi una sollecitazione a Meloni per ricevere il via libera

“Serenamente ho dato la mia disponibilità al centrodestra a ricandidarmi a presidente della Regione Piemonte perché amo la mia Regione, perché dopo Covid, rincari energetici e guerre abbiamo tante cosa da portare a termine e tante risorse del Pnrr a disposizione, c'è un lavoro da completare”.

Così il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio a Genova sul palco del convegno “La buona amministrazione” organizzato da otto liste civiche.

Ed ha aggiunto: “Sulle candidature alle regionali nel centrodestra c'è già un'ampia condivisione, - continua Cirio - sia sulla mia, sia su quella del presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, ma la politica ha le sue liturgie, bisogna rispettarle. Dal momento che votano anche Sardegna e Basilicata, il centrodestra vuole uscire, giustamente, con un'unica posizione sui quattro candidati".

E poi, a chiosa, una considerazione sul rapporto politica-lavoro: “Nella vita bisogna vivere l'impegno politico con la serenità della prospettiva. Per me – ha sostenuto - la politica diventa un lavoro quando ricevi un incarico ma non deve essere per forza il tuo unico lavoro. Se tu paghi il mutuo di casa tua con l'indennità che ti dà la politica non sarai mai libero di decidere che cosa fare. Tu devi avere un mestiere – ha ancora considerato Cirio -, che puoi sospendere durante l'impegno istituzionale”.

La notizia emersa dalla convention di Genova non sta nel fatto che Cirio abbia dato la sua disponibilità ad un secondo mandato- cosa arcinota -, ma semmai che abbia voluto/dovuto ribadirlo: quasi una sollecitazione a Giorgia Meloni a dargli quel via libera che ancora non è arrivato.

Colpa delle liturgie della politica - ha osservato diplomaticamente il presidente forzista - ma sarà davvero solo così?

Che il nome di Cirio sia fuori discussione è un dato oggettivo.

Ciò che invece nessuno ha ancora considerato a dovere sono le rassicurazioni che Fratelli d’Italia vuole ottenere prima di concedergli il nulla osta. E tra queste precisi chiarimenti su caratteristiche e composizione della “sua” lista civica che a FdI (ma non solo) non risulta particolarmente gradita.

Anzi, per dirla in termini più espliciti non piace per nulla.

Giampaolo Testa

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