Nella giornata di ieri, a Cuneo, si sono celebrati i 10 anni di Casa Madre della Speranza, un luogo in cui sono state accolte quasi 100 donne bisognose di aiuto, spesso vittime di violenza, prive di mezzi e di sostegni, a volte con bambini.
Ma non basta l'accoglienza. Per queste persone, la ricerca di un’occupazione è spesso particolarmente problematica; allo stesso tempo, senza un lavoro, le possibilità di recuperare autonomia si annullano ed aumenta il rischio che esse tornino a trovarsi in condizioni a rischio.
Proprio da queste riflessioni ed esigenze è nata l'idea di mettere alla prova queste donne e sperimentare una stireria alternativa: "StirAmica", un servizio a domicilio prelevando i panni e riportandoli stirati. Il progetto si sviluppa intorno a “Casa Madre della Speranza”, struttura gestita dalla San Vincenzo di Cuneo, che ospita donne in difficoltà. Si tratta di donne che necessitano di essere accolte in situazione di emergenza o per un breve periodo (massimo sei-otto mesi), durante il quale sono stimolate a ritrovare la propria indipendenza economica.
Il successo avuto presso le signore della zona attraverso il passaparola ed il servizio di buona qualità reso ha invogliati ad ampliare il progetto allargando il target delle stiratrici alle donne assistite dalla San Vincenzo sul territorio. Le stiratrici preparate e disponibili sono sei e le borse di biancheria da stirare sono regolarmente una quarantina ogni mese.
Si è impostato il lavoro sul principio della restituzione: le famiglie di chi stira sono aiutate dalle Conferenze attraverso il pagamento di bollette e loro offrono ore in stireria gratuitamente. Nel 2017 c'è stato anche un contributo finanziario dalla Fondazione CRC per questo progetto “Donne di ferro 2.0” che ha avviato la stireria verso l’autosostenibilità contribuendo al potenziamento delle attrezzature. Per una miglior gestione del servizio è stato attivato un gruppo WAPP con tutte le collaboratrici del progetto.
I fruitori del servizio di stireria sanno che attraverso quell’attività sostengono donne che stanno vivendo un periodo di fatica, e ciò conferisce un valore aggiunto al presente progetto. Non è previsto un tariffario specifico perché l’attività si sostiene in base alle offerte che in coscienza e liberamente le persone che richiedono il servizio, fanno all’Associazione.
Il progetto è stato avviato in collaborazione con il Servizio Inserimenti Lavorativi del Consorzio Socio Assitenziale del Cuneese ed è stato finanziato dalla Fondazione CRC nell'ambito del Bando EmergenzaPovertà 2016, dalla Federazione Nazionale Società di San Vincenzo de Paoli, dalla Fondazione Cagnasso di Alba e da benefattori privati.
La Parrocchia Del Sacro Cuore di Cuneo mette a disposizione gratuitamente i locali sede dell'accoglienza.