Un grave lutto per il mondo del vino e del mondo imprenditoriale ad esso legato. Nella mattina di oggi, sabato 18 novembre, è scomparso all'età di 88 anni nella sua abitazione di Calamandrana il noto produttore vinicolo Michele Chiarlo.
Figlio di viticoltori, dopo gli studi alla Scuola Enologica di Alba incominciò da giovanissimo la sua carriera di imprenditore vitivinicolo. È stato il primo produttore a dare lustro al vitigno Barbera realizzando i primi cru nella zona d’origine e portando nel tempo il Moscato e il Barbera d'Asti ad essere protagonisti sui mercati internazionali.
L'azienda da lui fondata è arrivata a coltivare 110 ettari di vigneti tra Langhe, Monferrato e Gavi. Già negli anni Ottanta acquista appezzamenti nei maggiori cru del Barolo. Nel 1988 a Cerequio, borgata di La Morra; l’anno successivo a Cannubi, la collina “benedetta da Dio”, forse il cru più storico, importante e prestigioso d’Italia.
Nel 2011 nasce il Palas Cerequio, il primo relais dedicato ai cru del Re dei vini, l’unico al centro di una grande vigna di Barolo.
Nel 2004 la Michele Chiarlo ha avuto l’onore di essere prescelta a fare parte dell’Istituto del vino italiano di qualità Grandi Marchi, che raggruppa 19 aziende di grande prestigio italiane con l’obbiettivo di promuovere nel mondo i vini italiani di alta gamma. Nel 2011 nasce il Palás Cerequio, il primo relais dedicato ai cru del Re dei vini, l’unico al centro di una grande vigna di Barolo. Nel 2012 la Michele Chiarlo è tra i fondatori dell’Accademia del Barolo.
Fautore e primo presidente dell’Associazione dei produttori del Nizza docg ha creduto con determinazione nelle potenzialità del territorio astigiano. Anche per questo ha realizzato insieme a Emanuele Luzzati e Ugo Nespolo il primo parco artistico al mondo nel vigneto della sua tenuta di Castelnuovo Calcea «La Court».
Chiarlo ha ricoperto anche il ruolo di presidente del Consorzio della Barbera d’Asti e vini del Monferrato negli anni ’80, lascia la moglie Giuseppina e i figli Alberto e Stefano. Lunedì ci sarà il rosario, martedì si svolgeranno i funerali.
Il presidente del Piemonte Alberto Cirio ha condiviso una nota di ricordo e ammirazione per l'imprenditore: "Con la scomparsa di Michele Chiarlo, il Piemonte perde un grande uomo, un grande produttore e un ambasciatore della nostra terra nel mondo. È stato tra i primi a credere che le nostre bottiglie potessero farsi valere sui mercati internazionali e, attraverso il vino, ha saputo raccontare le nostre eccellenze e il saper fare piemontese che oggi rende la nostra enogastronomia famosa in tutto il mondo. Sono persone come lui che hanno fatto grande il nostro territorio e devono ispirare le nuove generazioni per continuare sulle loro orme".