Oggi 17 novembre, a Demonte, si è svolto il primo tavolo permanente sulla viabilità della Valle Stura, la statale 21 del Colle della Maddalena, con tanti nodi da risolvere.
Variante di Demonte, variante di Aisone, raddoppio del Ponte dell'Olla, paravalanghe ad Argentera e, non ultimo, il rapporto con la Francia, che ha declassato la strada oltre il Confine di Stato da nazionale a dipartimentale.
Le conseguenze sembrano banali ma non lo sono. Se quello della Maddalena è un valico internazionale, non può esserci da una parte una statale, come in Italia, e dall'altra una strada corrispondente alle nostre provinciali. Perché i tempi di intervento sono inevitabilmente diversi. E lo si vede in caso di nevicate, con una differente priorità rispetto allo sgombero della strada.
Prioritario procedere con la variante di Demonte, perché si possa poi avviare la progettazione per quella di Aisone, con il relativo reperimento delle risorse.
Il tavolo, di cui sarà portavoce l'onorevole Monica Ciaburro, sindaco di Argentera, chiederà la partecipazione del capoluogo. Cuneo deve far parte del tavolo ed essere voce e portavoce delle istanze della valle a tutti i livelli. L'invito è stato fatto.
Il documento di sintesi sottoscritto oggi da tutti gli attori presenti - l'Unione Montana, la Provincia, i sindaci di Aisone, Argentera, Demonte e Vinadio, la Camera di Commercio, Confartigianato, le associazioni di autotrasportatori Fai, Astra e Assotrasporti e il Comitato Sì D.A.VS, con il presidente Ezio Barp - verrà condiviso con la Prefettura e con la Camera di Commercio stessa che, assieme alla Provincia e alla Fondazione CRC, ha tracciato un quadro della situazione delle infrastrutture della Granda e le relative azioni da mettere in atto costituendo, quindi, un altro tavolo.
La Valle Stura va ripensata in chiave anche turistica, con una visione a medio e lungo termine, come evidenzia Monica Ciaburro. Ma ci sono opere urgenti da avviare, come ha invece sottolienato Ezio Barp. "C'è bisogno di agire, non possiamo più continuare a discutere e, soprattutto, a mettere in discussione ciò che è già stato deciso. Andiamo avanti con la variante per sbloccare, poi, le altre opere".