“Non credo nell'apertura del tunnel di Tenda a giugno 2024. Non ho più fiducia in quello che ci dice Anas”. Lo ha dichiarato questa mattina, giovedì 16 novembre, il sindaco di Tenda Jean Pierre Vassallo, a Limone Piemonte per un incontro sugli accessi turistici all'Alta Via del Sale.
Lo ha dichiarato con veemenza al tavolo e l'ha ribadito ai nostri microfoni: “I lavori sono iniziati nel 2013, con fine prevista nel 2017 e alesaggio del vecchio tunnel nel 2020. Ma siamo sempre al punto di partenza. Tutti gli annunci fatti non sono mai stati rispettati”.
Certo, di mezzo c'è stato il sequestro del cantiere nel 2017, poi la tempesta Alex nell'ottobre 2020 che ha letteralmente spazzato via l'uscita dal tunnel lato Francia.
“L'ultimo annuncio però è stato fatto dopo, nel dicembre 2022, nel corso della Cig (conferenza intergovernativa, ndr) a cui hanno partecipato tutti – ribadisce Vassallo -. In quell'occasione si era parlato di apertura nell'ottobre 2023, ma neanche quella data è stata rispettata”.
E continua: “Anche se si aprirà, e sarà un miracolo farlo per giugno 2024, si aprirà un tunnel come alla partenza del 2013. Cioè un tunnel a senso unico, un ponte e un semaforo. Avendo speso 200 milioni di euro. Per il vecchio tunnel servono altri 100 milioni. È vergognoso. Ribadisco. Non ho fiducia degli annunci dell'Anas”.
L'effetto per la sua valle è devastante: “La Val roya sta malissimo, il commercio sta morendo, la gente sta morendo. Il tunnel è per noi un cordone ombelicale, è vitale”.
Ma c'è di più. Per il primo cittadino di Tenda, c'è un motivo se i lavori vanno a rilento: “Vado sempre a fare un sopralluogo, sono troppo pochi gli operai che lavorano. Come è possibile? Questa estate non ci hanno fatto aprire la strada dei 50 tornanti per velocizzare il cantiere, ma a cosa è servito?”
E tira una stoccata ai colleghi italiani, per lui troppo rassegnati: “Vorrei più supporto dai sindaci italiani, dobbiamo puntare i piedi, non si deve rimanere zitti”.