La modalità è singolare, ma tant’è. Una circolare del capo dipartimento del Viminale ha comunicato ieri ai prefetti la decisione del governo di rinviare le elezioni del Consiglio provinciale in quelle Province in cui ci sia una percentuale di Comuni superiore al 50% che vanno al voto amministrativo nel 2024.
La circolare non fa altro che confermare quanto concordato nella Conferenza Stato – Città una decina di giorni fa.
In quella circostanza era stato condiviso con il Governo un orientamento interpretativo dell’art.1, comma 79 lettera b della legge Delrio relativamente al rinvio delle elezioni per le Province.
In base a questa norma – ora confermata dal Viminale – risulta che 41 Province (tra cui Cuneo) sono interessate all’applicazione e quindi dovranno svolgere le elezioni non ora ma entro 45 giorni dalla proclamazione degli eletti del turno amministrativo comunale in calendario per il prossimo anno.
Il Ministero dell’Interno certifica che la norma “ha natura obbligatoria” per cui
il Consiglio provinciale di Cuneo resta in carica fino ad estate 2024 inoltrata.
In giornata è atteso un decreto del presidente della Provincia, Luca Robaldo, che, recependo le indicazioni, disporrà formalmente il rinvio delle consultazioni provinciali che aveva fissato per il 17 dicembre.
Va detto che nessuno si era scomposto per la predisposizione delle liste i cui termini per la presentazione scadevano tra una decina di giorni, il 26 e il 27 novembre.