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Politica | 15 novembre 2023, 07:15

Casteldelfino, si sfilaccia la maggioranza: in bilico il destino dell’amministrazione comunale

A due anni dalle elezioni, che avevano visto Amorisco prevalere su Anello, si susseguono le dimissioni nel piccolo centro dell’alta valle Varaita. I due vicesindaco, Dalmazzo e Martin, dopo essere stati entrambi sfiduciati, hanno abbandonato il Consiglio insieme alla consigliera Chiri

Casteldelfino, si sfilaccia la maggioranza: in bilico il destino dell’amministrazione comunale

A due anni dalle elezioni, vinte dal sindaco Domenico Amorisco, continuano a registrarsi smottamenti nel municipio di Casteldelfino, piccolo centro dell’alta valle Varaita.

Prima le dimissioni del vicesindaco Giovanni Martin, subentrato a Giovanni Dalmazzo e sfiduciato ad agosto dal sindaco, che ha lasciato anche il Consiglio comunale.

Ora, altri due consiglieri di maggioranza, Giovanni Dalmazzo (già vicesindaco per un anno e mezzo poi sfiduciato e Donatella Chiri hanno rassegnato le dimissioni.

La minoranza, che aveva pronte le lettere di dimissioni, per il momento ha deciso di soprassedere in attesa dell’evolversi della situazione.

Da quanto risulta l’unico dei tre consiglieri di minoranza intenzionato a lasciare il Consiglio sarebbe Davide Allais, mentre il capogruppo Alberto Anello e Olga Bernardi resterebbero (almeno per adesso) al loro posto.

A distanza di due anni dalle elezioni comunali, si registra un susseguirsi di smottamenti che sembrano mettere a rischio la stabilità amministrativa di Casteldelfino.

Nell’ottobre 2021 si confrontarono nell’urna due liste: una, “Vivere Casteldelfino”, guidata dal sindaco uscente Alberto Anello, l’altra “SiAmo Casteldelfino”, capeggiata dal sindaco uscente di Sampeyre Domenico Amorisco, che già aveva guidato il municipio dell’antica capitale della Castellata, dal 2006 al 2016.

Vinse quest’ultimo per una differenza di 20 voti: 66 (58,93%) contro i 46 (41,07%) di Anello.

A due anni dal voto comunale, si è in presenza di uno sfilacciamento della maggioranza per ragioni che nessuno dei dimissionari ha voluto esplicitare pubblicamente.

Defezioni che mettono in bilico il destino dell’amministrazione.

GpT

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