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Attualità | 15 novembre 2023, 11:05

Cuneo, più parcheggi nell'area di Villa Invernizzi? “Prima rivediamo la proposta del privato”

Ieri sera (14 novembre) la commissione urbanistica sulla variante parziale 35. Rifiutata la proposta del comitato Cuneo Nuova e nemmeno ammessa all'analisi quella di Sturlese: “Pure ragioni politiche”

L'esterno di villa Invernizzi a Cuneo

L'esterno di villa Invernizzi a Cuneo

Il rischio dietro l'approvazione della variante parziale 35 da parte del Comune di Cuneo – che contiene, tra le altre, una voce  relativa all'area di villa Invernizzi - , secondo il consigliere comunale Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) è quello di prostrarsi esageratamente alla ditta incaricata della realizzazione dei nuovi fabbricati. Possibilità che getta una luce preoccupante (sempre a suo dire) sul nuovo Piano Esecutivo Convenzionato di prossima stesura.

La questione è stata trattata nella serata di ieri (martedì 14 novembre) nella sala consiliare del municipio del capoluogo, alla riunione della II commissione presieduta da Flavia Barbano.

Presenti oltre ai commissari l'assessore Alessandro Spedale e i dirigenti comunali di settore. 

La variante 35, villa Invernizzi e le osservazioni

La variante parziale 35 è stata adottata dal consiglio comunale nello scorso luglio, con successiva possibilità per gli eventuali coinvolti (a vario titolo) di presentare osservazioni e richieste di modifica. Istanze ricevute dagli uffici, valutate, e quindi portate in commissione consiliare.

A creare la maggiore discussione, nei tanti interventi che compongono la variante, è stato il capitolo dedicato all'area tra via Ettore Rosa, via Avogadro e via Dante Livio Bianco. Ovvero quella di villa Invernizzi.

Secondo quanto riportato in commissione e dal consigliere Sturlese in una lettera specifica vergata proprio a seguito dell'incontro di ieri sera la variante sanerebbe una situazione debitoria legata a oneri di urbanizzazione non versati da parte della ditta che ha realizzato il primo edificio (di cinque previsti) grazie all'impegno al recupero di villa Invernizzi e a una riduzione della superficie edificabile (da oltre 23.000 metri quadri a circa 20.000). Rimarrebbe comunque una situazione transitoria, in attesa come detto del nuovo PEC.

L'osservazione in discussione è arrivata dal comitato di quartiere Cuneo Nuova, che chiedeva la previsione di maggiori aree adibite a parcheggio contestualmente a quanto previsto dalla variante. Gli uffici, però, hanno ritenuto di non poterla accogliere.

Le modifiche previste dal PEC attuale identificano già una riduzione della superficie edificabile ma il documento necessita di una seria revisione – hanno detto l'assessore e i dirigenti - : solo allora sarà possibile valutare la redistribuzione delle aree, anche di quelle destinate a parcheggio. Stiamo tentando di dare alla zona un senso urbanistico e un collegamento con il resto della città attuale”.

Sturlese: “Mia osservazione scartata per ragioni politiche”

Tutto risolto, quindi? Per niente, secondo Sturlese.

Il decano del consiglio comunale ha infatti preso la parola denunciando l'atteggiamento “scorretto e immotivato” che l'amministrazione ha adottato relativamente alle osservazioni presentate dall'architetto Angelo Bodino e da lui stesso proprio rispetto questo punto della variante.

Sono sconcertato – ha detto - . Si adducono ragioni di tempistiche non rispettate nella presentazione delle osservazioni, citando una legge regionale che sottolinea termini ordinatori e non perentori (tanto che da altri Comuni della Regione non vengono seguiti rigidamente), ma dietro in realtà c'è una scelta politica specifica. È uno straordinario errore”.

Il consigliere lamenta prepotenza e chiusura da parte della giunta e degli uffici: “Un comportamento inaccettabile – ha aggiunto - . I cittadini, così, vengono privati dell'apporto di una valida opinione di merito che puntava al limitare la prospettiva di consumo di suolo ed edificazione massiccia. Ci viene impedito di contribuire al bene pubblico”.

Questa variante e l'argomento del consumo di suolo saranno i nostri campi di battaglia, senza quartiere – ha concluso Sturlese - : pare chiaro che nessuno si sia ancora accorto di ciò a cui stiamo andando incontro a livello ambientale. Non capite un c***o! Parliamo della vita dei cittadini!

Pellegrino: “Nessuno ha snellito il piano regolatore quanto noi”

A rispondere l'assessore Spedale, che ha sottolineato come “le osservazioni del consigliere e dell'architetto siano pervenute fuori dal tempo limite. Abbiamo agito in ottemperanza alle norme e alla legge, ma anche al buon senso: non si può permettere la presentazione di osservazioni sine die”. 

L'intervento di Beppe Lauria – che pur concorde con il rispetto delle scadenze di legge ha sottolineato la bontà delle intenzioni del collega di minoranza – ha anticipato quello di Vincenzo Pellegrino (Centro per Cuneo): “Il nostro Piano Regolatore è stato approvato e messo in atto quando diversi di noi non erano presenti – ha detto - , e alcuni simpatizzanti e amici di gruppi consiliari attualmente rappresentati ne sono i sottoscrittori: io sono entrato in consiglio nel 2007 e, fino al 2012, ne ho detto peste e corna”.

Poi, siamo arrivati in maggioranza e ci siamo messi al lavoro – ha aggiunto ancora Pellegrino - . Abbiamo 'salvato' oltre 500.000 metri quadri di superficie e ci stiamo organizzando per realizzare un nuovo Piano Regolatore. Non possiamo concluderlo certo in uno schiocco di dita ma non si può affermare che questa o la scorsa amministrazione non abbiano lavorato per migliorare le cose”.

Simone Giraudi

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