Ore complesse, nella giornata di ieri (sabato 12 novembre) nel reparto isolamento del carcere Cerialdo di Cuneo: alcuni detenuti hanno infatti danneggiato la struttura e appiccato un fuoco, ferendo se stessi e gli agenti di polizia penitenziaria intervenuti.
A darne notizia i sindacati di polizia penitenziaria Uilpa e Osapp, che nei propri comunicati stampa ufficiali hanno sottolineato come i detenuti – aggressivi, dotati anche di armi di fortuna e tutt'altro che nuovi a eventi di questo tipo – abbiano anche finto gesto anticonservativo con le lenzuola delle celle.
Uno degli agenti intervenuti è rimasto intossicato dal fumo delle fiamme ed è stato ricoverato all'ospedale di Cuneo. Allo stesso modo, anche un detenuto è stato portato al locale nosocomio perché feritosi.
"Quanto accaduto è di una gravità inaudita e la situazione nel carcere di Cuneo come quella della altre carceri del distretto del Piemonte è esplosiva e potrebbe portare in ogni momento ad eventi irrecuperabili mentre gli istituti di pena dell’intero territorio nazionale sono vere e proprie polveriere pronte ad incendiarsi al minimo problema" hanno commentato da Osapp.
Interventi del MIT: il Piemonte rimane fuori
La notizia si lega a quella relativa all'assenza delle strutture carcerarie piemontesi nell'elenco da 166 milioni di euro di interventi prodotto dal MIT.
I sindacati hanno quindi deciso di appellarsi a governo ed ente Regionale nella speranza di intercettare i fondi, ottima occasione per risolvere annosi problemi strutturali e criticità varie.
“L’ancestrale disattenzione della politica e dei governi di qualunque colore verso il Pianeta Carceri ha causato e provoca tuttora danni enormi al sistema giustizia del Paese e pesantissime disfunzionalità all’esecuzione penale e alla gestione carceraria”, spiegano i delegati della UILPA PP di Cuneo.
“Rivolgiamo il nostro appello al Presidente della Regione Piemonte CIRIO, auspicando che vi siano ancora spazi per interventi consequenziali/strutturali per le carceri piemontesi e di non relegare, ancora una volta, la Polizia penitenziaria al ruolo di cenerentola fra le forze dell’ordine”.