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Attualità | 08 novembre 2023, 21:47

Mondovì, antenna per il 5G a Rifreddo? Il sindaco Robaldo: “Resistiamo”

Questa sera l’amministrazione ha incontrato i residenti per illustrare la situazione e le possibili vie da intraprendere

Mondovì, antenna per il 5G a Rifreddo? Il sindaco Robaldo: “Resistiamo”

Ampia partecipazione nella serata di oggi, mercoledì 8 novembre, a Rifreddo Mondovì per il caso della richiesta lavori per l’installazione di un’antenna per le telecomunicazioni, alta circa 34 metri in strada dei Pignolli (leggi qui). 

Al momento della richiesta autorizzazione lavori - ha spiegato il sindaco Luca Robaldo, intervenuto insieme al vice sindaco Gabriele Campora e agli assessori Francesca Bertazzoli e Alberto Rabbia - la commissione edilizia ha espresso nell’immediato perplessità all’azienda che aveva richiesto i lavori, chiedendo almeno adeguamenti rispetto all’altezza e all’ubicazione del palo”. 

L’azienda, la società milanese INWIT SPA, si è appellata a quanto previsto da norma di legge che, di fatto, impedisce ai Comuni di opporsi all'installazione di antenne per le telecomunicazioni.

La richiesta lavori presentata dalla ditta - ha ricordato il sindaco - fa riferimento alla posa di un palo alto 34 metri, destinato a ospitare apparati radioelettrici, ma senza indicare di quale tipologia. Con le perplessità rispetto alla possibile installazione di un’antenna 5G, ho assunto un’ordinanza per bloccare i lavori in base a un principio di precauzione e in seconda battuta in base all’articolo 32 della Costituzione per la tutela della salute pubblica”. 

L’ordinanza blocca il cantiere fino a giugno 2024 ma, come evidenziato dal sindaco, può essere impugnata, in virtù della legge 120 del 2020 che all’articolo 8 afferma che “i comuni possono adottare un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici con riferimento a siti sensibili individuati in modo specifico, con esclusione della possibilità di introdurre limitazioni alla localizzazione in aree generalizzate del territorio”.

I sindaci possono quindi emanare regole che minimizzino l’impatto sulla popolazione, ma non posso di fatto opporsi all’installazione delle antenne se rispettano i limiti di emissione dei campi elettromagnetici e i piani urbanistici. Nota non di poco conto.

Intanto l’azienda ha risposto all’ordinanza scrivendo al sindaco che: “Alla luce delle osservazioni formulate, la revoca della sospensione in autotutela entro un massimo di 10 giorni al termine dei quali le scriventi saranno costrette per tutelare i propri interessi procedere per le vie legali riservandosi di valutare la sussistenza di un eventuale danno all'Erario, o che la descritta condotta possa integrare fattispecie di ordine penale.”

Le strade sono due: o revoco l’ordinanza o resistiamo - ha chiosato il primo cittadino - e, in questo caso, dobbiamo essere pronti anche ad andare al TAR, consci dei costi che potranno esserci se vincerà INWIT.” 

Il signor Adriano Bonardi, tra i promotori della raccolta firme contro l'installazione dell'antenna, ha chiesto come è stata gestita la simile vicenda verificatasi a Carrù. 

Robaldo ha chiarito: “Mi sono confrontato con il sindaco Nicola Schellino. Nonostante tutto l’antenna è stata installata, concordando luogo e canone con il comune”. 

All’incontro ha partecipato anche il vice presidente del consiglio regionale Franco Graglia che si è complimentato con l'amministrazione per la gestione della situazione, invitando tutti a fare squadra per resistere. 

Altre tre richieste di installazione per pali per le telecomunicazioni, sono arrivate in comune, alcune dalla stessa società, tra queste una al Borgato e una su un tetto in mezzo a Breo.

Sul palo di strada dei Pignolli, al momento, non si può avere neanche il riscontro di ARPA, che si potrà esprimere solo in merito all’antenna rispetto a possibili rischi di esposizioni a campi elettrici ed elettromagnetici. 

Il consigliere del centrodestra Enrico Rosso ha proposto di provare a interloquire per chiedere l’utilizzo del palo esistente. 

Concorde il sindaco Robaldo che ha spiegato: “Venerdì abbiamo un incontro per chiedere alla società di utilizzare già quello esistente in zona o di contrattare l’ubicazione come è stato fatto a Carrù.”

Intanto i residenti hanno dato il via a una raccolta firme che proseguirà anche nei prossimi giorni: chi vorrà aderire potrà farlo recandosi presso lo sportello del cittadino.

Arianna Pronestì

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